A cura della Redazione
Domani (6 maggio ore 11,30) sarà presentata alla stampa dalla direzione degli Scavi archeologici di Pompei (formata dal direttore del Grande Progetto Pompei generale Giovanni Nistri e dal Soprintendente archeologo professor Massimo Osanna) insieme al segretario generale della Fondazione CittàItalia, Ledo Prato, lintervento di restauro (composto da tre lotti successivi) che ha riguardato la domus della Fontana Piccola. I lavori sono stati appena conclusi. La maison de luxe è stata interessata da un intervento globale di restauro che ha riguardato il consolidamento strutturale ed architettonico, con finanziamento riveniente per i primi due lotti dai fondi dal Grande Progetto Pompei, mentre lultimo, relativo alla fontana e agli splendidi apparati decorativi della villa, è stato reso possibile grazie allintervento della Fondazione CittàItalia. L´impianto originario della domus, che sarà visitata in anteprima il 6 maggio, risale agli inizi del I secolo avanti Cristo, con il tipico schema "ad atrio" delle case pompeiane. E´ costituito da una struttura sontuosa dellingresso in modo da dare all´ospite unimmediata percezione dellelevato stato sociale del padrone di casa. Sull´atrio si aprono quasi tutte le stanze; il tetto con falde inclinate all´interno per la raccolta delle acque piovane (compluvium) in una vasca al centro del pavimento (impluvium) collegata alla sottostante cisterna, in cui era conservata e potevano essere recuperate nella stagione secca. Nel giardino, il peristilio presenta pareti riccamente decorate ad affresco, con paesaggi ed edifici marittimi, e la fontana-ninfeo, rivestita di mosaici e ornata da belle sculture. Lo state dellarte del Grande Progetto Pompei, finanziato con 105 milioni di euro dalla Comunità Europea e dallo Stato italiano, presenta ad oggi interventi banditi per 107 milioni (al fine di utilizzare i residui degli appalti finanziati). La spesa effettiva a consuntivo ammonta al momento a 7,3 milioni di euro. I cantieri conclusi sono complessivamente cinque mentre quelli in corso sono ventidue (tra i quali un finanziato con i fondi Pon per la Sicurezza).
MARIO CARDONE
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