A cura della Redazione

Mancavano solo le firme dei sindaci per rendere operativa la Centrale Unica di Committenza formalizzata con la convenzione tra il Comune di San Giuseppe Vesuviano ed il Comune di Terzigno per la gestione associata degli affidamenti di lavori, servizi e forniture di predeterminati importi.

Accordo siglato il 28 aprile dal sindaco di San Giuseppe, Vincenzo Catapano e quello di Terzigno, Francesco Ranieri. Con la CUC, nel rispetto dalla legge in materia di appalti, si realizzerà una nuova struttura specializzata, presso il Comune di San Giuseppe stabilito come ente capofila, per la gestione delle procedure di gara degli appalti pubblici di importi superiori ai 40mila euro, ma inferiori ai 250mila per appalti di lavori pubblici e inferiori ai 200mila per appalti di forniture e servizi.

L’accordo per la Centrale Unica, su proposta degli Organi politici, ha visto l’approvazione nei due rispettivi consigli comunali. La CUC è stata dotata di un Regolamento per il suo corretto funzionamento, prevedendo anche eventuali ingressi futuri di altri comuni o enti con la sottoscrizione dell’accordo e dello stesso Regolamento, contenenti anche le tipologie e casi di affidamento in maniera autonoma del singolo Ente.

Molteplici sono i vantaggi di associarsi nelle procedure per affidare i lavori e servizi in forma aggregata, come quello di massimizzare le risorse necessarie, garantendo, nel contempo, una razionalizzazione e riduzione dei costi, oltre che il miglioramento della qualità nei servizi offerti e una valorizzazione delle professionalità delle risorse umane. Con questa nuova Istituzione operativa in ambito intercomunale si andrà a costituire un nuovo ufficio, formato da personale dei due comuni, che non comporterà ulteriori costi, se non quelli previsti per il suo funzionamento con strutture esistenti e tecnici già in organico. La Centrale Unica di Committenza sarà affiancata, secondo legge, dalla SUA, la Stazione Unica Appaltante, che si occuperà degli appalti, servizi e forniture per importi superiori a 200mila o 250mila euro, secondo il tipo di affidamento, in convenzione con il Provveditorato alle Opere Pubbliche, Prefettura ed altre Istituzioni sovra comunali, garantendo maggiore trasparenza, regolarità ed economicità nella gestione dei contratti pubblici e soprattutto prevenendo il rischio di infiltrazioni malavitose.