A cura della Redazione

Era un rapinatore seriale che metteva a segno i suoi colpi in studi medici, arrestato dai carabinieri. In manette finisce F. C., 23enne di San Giorgio a Cremano, ritenuto responsabile di due rapine perpetrate ai danni di medici e pazienti. La prima a Portici il 28 marzo scorso, e la seconda a San Giorgio a Cremano il giorno successivo, presso lo studio di un noto oculista in via Tartaglia.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, con altri due complici, il 23enne, armato e con indosso un passamontagna, fece irruzione nello studio medico, minacciando due pazienti in sala d’attesa, uno dei quali, una donna, fu chiuso dallo stesso rapinatore nella toilette dello studio, subendo un forte choc. 

Il delinquente, con precedenti per droga, si fece consegnare 500 euro dal medico. Stessa somma anche dall’altro paziente. Subito dopo il rapinatore lasciò lo studio medico e si diede alla fuga con i due complici.

I carabinieri hanno esaminato le immagini delle telecamere di videosorveglianza, anche dei negozi circostanti, e attraverso un lavoro meticoloso sono riusciti ad intrecciare alcuni frame dai quali si identificava il volto del rapinatore, prima che indossasse il passamontagna, con le facce dei soggetti con precedenti penali, già archiviati nella banca dati dei militari. A condurre i carabinieri sulle tracce del delinquente sono stati alcuni particolari, tra cui l’altezza, la fisicità e i dettagli del volto. Durante la successiva perquisizione a casa del pregiudicato sono stati rinvenuti gli stessi abiti che indossava al momento della rapina. E’ stato condotto nel carcere di Poggioreale.

«I nostri Carabinieri hanno messo fine a quello che rischiava di diventare un fenomeno criminale, ovvero le rapine ai danni degli studi medici. Grazie ai militari di San Giorgio a Cremano i nostri cittadini possono sentirsi sicuri - ha detto il sindaco Giorgio Zinno -. Con l’impegno delle Forze dell’Ordine in pochissimi giorni è stato fermato questo criminale seriale e l’attività non si ferma.  Il Comandante Avolio, con il quale mi complimento e che ringrazio, mi ha confermato che sono sulle tracce degli altri due complici. La nostra città continuerà ad essere presidiata. San Giorgio a Cremano deve essere un territorio dove non si delinque».

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