A cura della Redazione

Ieri mattina è stata conferita al maresciallo capo dei Carabinieri, Angelo Di Santo, la cittadinanza onoraria di Ercolano.

Il comune vesuviano, in cui fino a pochi anni fa imperversavano i clan camorristici a suon di racket, ha reso omaggio all’uomo che con il suo impegno e coraggio ha messo sotto torchio i camorristi contribuendo a bonificare il territorio dalla malavita organizzata.

La cerimonia di consegna dell’attestazione in Consiglio comunale alla presenza del Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso.

Il sindaco Ciro Buonajuto ha espresso tutto il suo compiacimento per l’attribuzione di questa onorificenza. “Un momento che assume un significato simbolico rispetto ad una battaglia che appartiene a tutta la città, che unita, ha vinto contro la criminalità organizzata – ha dichiarato -. Dopo un risultato del genere la Politica non può limitarsi ad applaudire; deve sentirsi responsabilizzata. Perché non bastano gli arresti, non bastano le condanne giudiziarie.  La Politica ad Ercolano in questi anni ha dimostrato una grande maturità. Tutti i sindaci che si sono succeduti hanno voluto offrire segnali amministrativi importanti contro la camorra.  Noi ad Ercolano – ha concluso il primo cittadino - possiamo permetterci di sognare e di affidare il futuro dei nostri figli al turismo grazie al lavoro incredibile di persone come Angelo Di Santo, come Pierpaolo Filippelli e come i tanti commercianti che hanno riscattato la dignità una città stupenda che, per troppi anni, si era arresa e assuefatta alla violenza e alla rassegnazione”.

Negli ultimi anni, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e della magistratura, sono state arrestate 500 persone e comminati 44 ergastoli. “E’ la dimostrazione che le Istituzioni – afferma il procuratore Fragliasso - , se sono coese, se agiscono sinergicamente, possono contrastare efficacemente ogni forma di criminalità, organizzata e non”.

Il maresciallo dell'Arma Di Santo, che oggi dirige la Stazione dei carabinieri di Gragnano, divide i meriti con gli altri attori istituzionali, ma soprattutto ringrazia i commercianti, che senza la loro fiducia e il loro coraggio nulla sarebbe cambiato. “Sono stati loro – ha detto – la vera forza che ci ha dato la possibilità di demolire un sistema criminale che si era insinuato nel tessuto sociale ed economico di Ercolano”.