A cura della Redazione

La frazione di Boccia al Mauro, nel comune di Terzigno, è alle prese con una grave emergenza rifiuti. Cumuli di spazzatura sono presenti a ridosso delle abitazioni in località Caprari, lungo Via Guglielmo Marconi, strada che costeggia il sito archeologico di Cava Ranieri, e si estendono anche lungo le strade secondarie di campagna e i terreni privati incolti.

A denunciare la situazione è Francesco Servino, presidente dell'associazione ambientalista Terzigno Verde e residente della frazione: "Boccia al Mauro sta diventando la discarica di Terzigno. Cumuli di spazzatura invadono strade e terreni privati, circondando le abitazioni e creando rischi concreti per la salute pubblica. Le abitazioni sono ormai circondate da micro discariche. Sembra di essere tornati all'epoca dell’emergenza rifiuti".

Servino sottolinea inoltre la preoccupazione dei cittadini per la recente installazione di un'antenna per la telefonia mobile, comparsa improvvisamente tra le abitazioni di via Errico Auricchio, in prossimità di una scuola e di un condominio che ospita malati oncologici. "Per il momento siamo riusciti a bloccare il completamento dell'opera, ma resta il timore sull'entrata in funzione dell'impianto. Viviamo con una spada di Damocle sulla testa.

L'inquinamento non è solo quello visibile: anche quello elettromagnetico rappresenta un rischio concreto per la salute".

Secondo Servino, fino a settembre scorso impegnato come staffista presso il Comune di Terzigno con compiti di supporto ambientale, l'aumento dei rifiuti per le strade non è casuale. "Il termine del mio incarico ha coinciso con un aumento evidente dei cumuli di spazzatura. Questo perché i funzionari comunali, dei quali non metto in dubbio l'impegno, fanno fatica a gestire le continue segnalazioni. Servono figure di supporto e politiche ambientali strutturate per prevenire l'abbandono dei rifiuti e gli incendi. Le pulizie straordinarie non bastano; occorrono misure di deterrenza, campagne di sensibilizzazione - magari supportate dalle associazioni locali disponibili a collaborare - e l'istituzione di una consulta ambientale".

Servino conclude con un appello alle istituzioni locali: "Trovo surreale vantarsi delle alte percentuali di raccolta differenziata quando il degrado è così evidente e sotto gli occhi di tutti. Mi auguro che il buon senso prevalga su atteggiamenti di chiusura o ostilità che ancora ostacolano il dialogo, e che si possa finalmente avviare un percorso di collaborazione serio e condiviso per la tutela congiunta della salute e dell'ambiente, due ambiti strettamente interconnessi".

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