A cura della Redazione

Un impegno che si focalizza sempre più su questo evento, rivolto a tutta la comunità, affinché possa insieme continuare a crescere nella fede e nella speranza.

Questa la nuova magnifica proposta della “Logos”,  il sodalizio culturale di Trecase, fiore all’occhiello della cittadina pedemontana vesuviana, presieduto dalla instancabile professoressa Lina Lupoli.

Un incontro nella gioia della musica e nella bellezza dell’arte, per celebrare il Natale di Cristo con l’augurio che il nuovo anno sia generoso di serenità e amore per tutti.

Gli Aedi del Borgo, diretti dal maestro Giovanni Sepe,  per l’undicesimo Concerto di Natale trecasese.

La kermesse patrocinata dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Raffaele De Luca, e dalla Pro Loco Trecase, presieduta da Luigi Trapani, si è svolta, come di consuetudine, presso la Chiesa “Sant’Antonio di Padova”, retta dal giovanissimo parroco don Federico Battaglia.

Salvatore Ortaglio, storico d’arte, partendo da “Il riposo durante la fuga in Egitto”, tela cinquecentesca del Caravaggio, ha introdotto la serata coniugando arte, musica e mistero dell’incarnazione esponendo il significato dell’opera pittorica.

Nel quadro, infatti, Maria, figlia del suo figlio, tiene stretto in grembo il Bambino Gesù, mentre Giuseppe, stupito e onorato, regge uno spartito che un angelo esegue al violino (strumento che Caravaggio dipinge scordato, simbolo della potenza della divinità), mirabile sintesi pittorica di intimità familiare, musica del cielo e partecipazione al Divino Natale.

A seguire i relativi saluti del parroco don Federico Battaglia, del sindaco De Luca e dello stesso presidente della Pro Loco Trecase, Luigi Trapani.

In repertorio: Playng love; Va pensiero; Notte Santa, Quanno nascette ninno; Bianco Natale; Pastori; Jngle bells; Love theme; Munasterio ’e Santa Chiara; Voce ’e notte ’O sarracino;’A tazza ‘e cafè; Oilì oilà e Funiculì funiculà.

Da evidenziare gli interventi dal baritono Massimo Rizzi che, accompagnato dal maestroSepe, ha interpretato alcuni brani di opere liriche. Che dire della suadente e affascinante interpretazione della giovanissima Angelarosa Bifulco (soprano) che ha meravigliato l’intero parterre che gremiva la chiesa?

Bravi al superlativo assoluto.

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