A cura della Redazione

Da poco ritornato uomo libero, fugge all’alt dei Carabinieri e nel frattempo compie un’altra rapina, ma riesce ad evitare il carcere. Soltanto qualche mese fa era stato fermato ad un posto di blocco dai carabinieri dell’antiterrorismo tra Pompei e Torre Annunziata ma il giovane a bordo di una moto di grossa cilindrata, anziché fermarsi all’alt, si era dato alla fuga e fu inseguito prontamente dai militari che avevano rischiato per la loro incolumità. I carabinieri riuscirono a raggiungerlo tra il labirinto del Piano Napoli dopo una rocambolesca fuga e dopo che i militari dovettero esplodere diversi colpi di arma da fuoco in aria. 

Dopo aver scontato 8 anni di carcere per rapine seriali nel Vesuviano, che lo avevano portato ad essere considerato il terrore delle farmacie e dei negozi dell’area boschese e non solo, ritorna in azione il pregiudicato Francesco Balzano. Proprio ieri, Balzano è stato portato dinanzi al GIP di Nola per la convalida dell’arresto eseguito ai suoi danni per l’ultima rapina consumata, questa volta, sul territorio di Terzigno. Era il 20 novembre scorso, quando Balzano, a bordo di una motocicletta di grossa cilindrata, con un complice aveva aggredito fisicamente, in pieno pomeriggio, una povera vittima nel comune di Terzigno per sottrarle la borsa. Alle urla della figlia dell’anziana donna, che aveva visto quest’ultima essere trascinata per diversi metri, i due malviventi avevano lasciato la loro presa.

A seguito di un'intensa attività d'indagini, gli investigatori sono risaliti al pregiudicato che, nonostante sia giovanissimo, ha alle spalle numerosi precedenti per rapina e spaccio di sostanze stupefacenti. Il blitz dei militari, nei giorni scorsi, aveva portato all’arresto del pregiudicato. Dalle immagini dei fotogrammi, estrapolati dal video registrati dalle telecamere a circuito chiuso del sistema di sorveglianza installato in via Avini, gli investigatori non hanno avuto più dubbi che a compiere la rapina fosse stato proprio Francesco Balzano, atteso che la targa della moto ed il casco rinvenuto presso la sua abitazione portavano all’identità di quest’ultimo.

Decisiva per l'incriminazione di «rapina aggravata e lesioni» è stata, inoltre, la collaborazione resa da alcuni testimoni presenti al momento della rapina e soprattutto della figlia della vittima che lo ha riconosciuto in foto dopo aver descritto i suoi tratti fisionomici: “barba curata, corpo robusto e volto bruttissimo da vero criminale”.

Il complice della rapina non è stato ancora identificato ma gli inquirenti contano di individuarlo in tempi brevi. Le indagini dei carabinieri di Terzigno, dunque, continuano senza sosta per individuare il secondo uomo. Gli investigatori ritengono che il giovane arrestato possa essere l'autore di altre rapine compiute, negli ultimi tempi, sempre nel Comune vesuviano. All’udienza tenutasi ieri dinanzi al Gip di Nola, Balzano - assistito dall’avvocato Gennaro De Gennaro - si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il giudice gli ha concesso una misura cautelare lieve rispetto alla consistente accusa ed alla recidiva che gli veniva contestata, concedendogli gli arresti domiciliari.

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