A cura della Redazione

Elezioni comunali a Boscoreale, il sindaco Antonio Diplomatico lancia la candidatura a suo successore dell'assessore (e attuale vice del primo cittadino in carica) Francesco Faraone.  A rompere gli indugi e il silenzio politico, fatto di incontri e tatticismi, è lo stesso Diplomatico, che ripercorre quanto realizzato dalla sua amministrazione fino ad oggi.

«Non sarà solo un aspirante ma anche colui che sarà eletto, perché i nostri cittadini capiscono il valore reale delle cose messe in campo in questi 5 anni ha detto Diplomatico -. Sono state appianate situazioni pendenti da tempo, penso al bilancio dell’Ente con il piano di rientro dal dissesto o al recupero della società Ambiente Reale, destinata fino a qualche anno fa al fallimento». 

Il sindaco ricorda poi una parte delle opere realizzate, «come le recenti assunzioni, la riqualificazione della scuola Cangemi, il ripristino ed il funzionamento dello stadio comunale Pozzo, la riapertura dei due parchi cittadini e della biblioteca di piazza Vargas, l’acquisizione dei beni confiscati, i lavori per la videosorveglianza che si stanno concludendo e il parcheggio di piazza Pace che tra poco diventerà finalmente realtà dopo venti anni di attesa. Tutto grazie alla caparbietà che abbiamo avuto nel saper portare avanti i progetti intrapresi».

Quello a cui stanno lavorando il primo cittadino, la maggioranza dei consiglieri e tutta la squadra di assessori è la strategia elettorale per la tornata di primavera, che potrebbe esserci tra aprile e maggio. «Ora servono rinnovate energie per intraprendere sfide ancora più avvincenti e ambiziose - prosegue Diplomatico -, capaci di proseguire nel solco tracciato dall’amministrazione che ho avuto l’onore di rappresentare. Bisogna dare continuità alla mia amministrazione, per riuscire a concretizzare tutti i progetti, fondi e finanziamenti che abbiamo incassato, nonostante le enormi difficoltà avute, dal disastroso bilancio ereditato alla crisi pandemica. Solamente chi si è dedicato tutti i giorni al recupero e al rinnovamento del paese può evitare che tutto il lavoro di questi 5 anni venga sprecato, come fatto in passato. Con orgoglio posso dire di aver posto una pietra miliare nello sviluppo del paese che era bloccato da decenni e, farei un passo di lato per mantenere l'unità politica, solo per chi ha seguito con attenzione e capacità tutto ciò che dovrà essere messo a frutto nei prossimi anni. Parlo del mio vice Francesco Faraone che ha la delega ai fondi del PNRR, di cui abbiamo intercettato oltre 50 milioni di euro, che rappresentano concretamente la speranza di migliorare i nostri territori. Non possiamo perdere questo treno».

Infine, sulla coalizione che dovrà sostenere la candidatura, a questo punto in pectore, di Faraone, Diplomatico aggiunge: «Cinque anni fa ho accettato di essere a capo di una coalizione di larghe intese, con nove liste civiche che rappresentavano quasi l’intero arco politico, e credo – ha concluso il capo dell’amministrazione – si debba continuare in questa direzione».