A cura della Redazione

Entra Salvatore Desiderio in giunta al posto di Pietro Amitrano, ma con deleghe diverse. Il nuovo assessore è stato voluto dichiaratamente dal “salvatore della patria” Attilio Malafronte. A ben ricordare è la seconda volta che Carmine Cirillo subisce lo stesso scherzetto. Intanto a Pompei gli elettori hanno ben capito che tutti i protagonisti (vincitori e perdenti) dell’attacco alla carovana di questo fine settimana che stava per mandare a casa Uliano, erano mossi esclusivamente da interessi personali.

Dove sta la novità? Per una poltrona a Palazzo de Fusco si gira volentieri la faccia dall’altra parte in dispregio ai compagni di cordata, ai programmi ed alla bandiera. E’ un modo di fare che ha registrato, nell’episodio, l’unica eccezione di Pietro Amitrano, che ha comunicato per tempo le dimissioni dal governo di Pompei, mantenendo uno stile di comportamento che non è frequente e che, soprattutto, non è  mai risultato premiante. Anche se è vero che la dignità vale più di un seggio in Consiglio comunale. Tornando a Desiderio, il neo assessore prende le deleghe alla pubblica istruzione, riqualificazione del territorio, verde e spazi pubblici, eventi e spettacoli, parcheggi. Ne deriva che il sindaco Uliano dovrà rivedere il quadro completo delle deleghe ma sembra certo che l’esecutivo di Palazzo de Fusco avrà una sola variazione. Quella di Uliano e compagni è un segnale di sfida lanciato ai tre dissidenti Carmine Cirillo, Stefano De Martino e Luigi Ametrano. Uliano domenica mattina ha attraversato raggiante il centro di Pompei a dare la mano agli amici e rivolgere un sorriso beffardo agli avversari politici, come a dire “non avete avuto il mio scalpo”. Ha detto di aver ricevuto i complimenti da molti politici autorevoli. “Mi ha fatto molto piacere l’attestato di solidarietà di Mario Casillo (consigliere regionale Pd, ndr)  - ha dichiarato - che nella vicenda della congiura di palazzo ha cercato di darmi una mano”.  

Alla fine il quadro politico generale appare mutato. La maggioranza regge. Ha ancora i numeri per governare ma ha un solo voto in più rispetto alla minoranza. Conseguenza:  è partita la campagna acquisti d’autunno. Sotto osservazione è Andreina Esposito, che al momento non vuol saperne. Nella stessa maggioranza gli equilibri non sono più gli stessi. Nei prossimi giorni se ne vedranno  le conseguenze. Nello specifico, il gruppo politico dell’area sud di Pompei (Santa Cascone e compagni) ha aumentano il peso relativo nella compagine di maggioranza, che ha due pedine in meno, ma si rafforza in termini di rappresentanza territoriale perché la new entry  Attilio Malafronte proviene dallo stesso bacino politico ma in posizione di rivalità riguardo ai consensi.

Ne deriva che Uliano dovrà prestare ancora più attenzione alle esigenze del territorio di periferia sulla riva sinistra del fiume Sarno, perché la compagine della sua rappresentanza politica avrà un diritto di veto sulle sue iniziative, anche se scrive nei manifesti che non è vero.