A cura della Redazione

«Adesso basta!». Ennesimo furto di materiale didattico - quattro computer portatili e diciassette tablet - al plesso scolastico del II Circolo Didattico a Fontanelle. Solo l’ultimo caso di una serie di episodi dello stesso genere che si sono verificati anche in altri plessi della scuola di Pompei. Circostanza questa che ha giustamente indotto la dirigente scolastica Anna Maria Cioffi a convocare in una pubblica assemblea le famiglie degli studenti della scuola e la stampa al fine di protestare contro la delinquenza dilagante che coinvolge il futuro dei bambini ma anche per denunciare in forma civile uno stato di cose che pregiudica la sana convivenza a Pompei e la serenità delle famiglie, dal momento che la scuola è da tempo teatro di reiterati assalti vandalici di delinquenti senza scrupoli mentre non è stato possibile creare un argine efficace contro di essi. «Siamo una scuola attiva e aperta all'innovazione tecnologica - afferma la dirigente -. Partecipiamo a tutta la progettualità finalizzata ad incrementare le tecnologie per la didattica e tutto è reso vano da episodi come questi». In queste parole c'è tutta l’impotenza della dirigente Cioffi e del corpo insegnanti a superare le oggettive difficoltà che insorgono a seguito della serie di furti che incide negativamente sulla formazione dei ragazzi.

Per questo motivo serve una soluzione concreta al problema superando ogni polemica e/o recriminazione. Da ottobre 2016 ad oggi sono stati sottratti agli studenti del secondo circolo didattico di Pompei 8 lavagne interattive multimediali, 11 videoproiettori, 18 tablet e 5 personal computer. A questo materiale rubato va ad aggiungersi la lista dell’ultimo furto, scoperto nella mattinata di martedì 9 maggio. Ricordiamo il tentativo ingenuo (andato a vuoto) degli scolari del plesso Capone (del medesimo circolo didattico) di scrivere, dopo un recente furto, ai ladri una lettera nel tentativo di convincerli a restituire i computer della scuola.

Ora che la situazione di diffusa illegalità e disagio in cui vive la popolazione scolastica di Pompei è diventata insostenibile, la direzione della scuola, d’intesa con le famiglie, sta pensando ad iniziative drastiche di contrasto al furto di materiale elettronico ad indirizzo didattico. Ricordiamo che già in passato c’è stato chi, ragionando sulle circostanze (tempi e modi) di furti del genere presso gli istituti scolastici di Pompei, ha ipotizzato la possibilità della presenza di presunti informatori interni. Elemento su cui i carabinieri, che stanno già indagando sull’ultimo caso, mantengono il più stretto riserbo.

twitter: @MarioCardone2

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