A cura della Redazione

Autonomia politica e programmazione delle opere pubbliche urgenti di manutenzione (verde pubblico, assetto stradale, scuole). Servizi ai cittadini (viabilità, parcheggi e servizi sociali): le parole d’ordine del candidato sindaco del centrodestra Andreina Esposito, pronunciate in un’infuocata conferenza stampa (coordinata da Carmine Alboretti) in cui ha incassato il sostegno di Carmine de Pascale, capogruppo al Consiglio regionale della lista “De Luca presidente” e della direzione provinciale Udc (partito della coalizione che la sostiene). Il filo rosso del discorso, a braccio, della dinamica pediatra, che intende imporsi all’opinione pubblica di Pompei come portatrice degli interessi dei bambini, è di far risaltare la differenza (secondo lei) delle tematiche di campagna elettorale di "Pompei nel Cuore", la coalizione contrapposta del centrosinistra capeggiata dall'antagonista Pietro Amitrano.

«Loro sostengono iniziative mirate a far lievitare gli affari - ha affermato la Esposito -. A noi sta a cuore il benessere delle famiglie». Riguardo al progetto dell'hub ferroviario, è stata chiara e determinata. «Ben venga un collegamento con Roma mediante l’alta velocità che sarà utile ai nostri figli per raggiungere la sede universitaria in poco tempo - ha spiegato -. Non sarebbe accettabile però (l’iniziativa, ndr) se un tale servizio fosse riservato ai turisti dell’area archeologica e non aperto e fruibile a tutti i pompeani».  Ha concluso la dottoressa Esposito, spiegando che nell’area occidentale della città vige il business, che dev’essere giustamente incentivato, mentre nel centro storico vivono le persone che storicamente sono a fondamento dell’Amministrazione comunale.

Riguardo al tono della campagna elettorale, Andreina Esposito è stata categorica nei confronti dei suoi alleati politici, partecipi in liste civiche, partiti politici e liste regionali. «Non rispondete alle provocazioni degli avversari politici, perché se c’è qualcuno che fa propaganda con questo sistema evidentemente è perché ha problemi a casa sua». Altro avvertimento (non solo agli avversari ma anche ai suoi stessi alleati): «La politica  - argomentato - non dev’essere un mestiere -. Ho intenzione di fare il sindaco di Pompei continuando a girare, come medico, per le case della gente, conferendo nel corso del mandato (se eletta, ndr) precedenza nelle priorità alle periferie rispetto al centro cittadino».

Una provocazione nei confronti dell’avversario di turno che mette carne a cuocere nella dialettica elettorale, specie quando arriva la conclusione. «Ho intenzione di fare tesoro delle critiche della gente - ha concluso Esposito - da utilizzare come stimolo per migliorare l’azione amministrativa a favore dei pompeiani».

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