A cura della Redazione

Innovazione tecnologica aggiunta ad innovazione sociale. A Pompei sono la ricetta del progetto pilota Smart@Pompei per migliorare la sicurezza del Parco archeologico, agevolarne la visita ai disabili e migliorare il processo di consapevolezza dei cittadini residenti di Pompei sulla sua importanza incentivandone lo spirito di partecipazione civile.

Videosorveglianza, controllo accessi, antintrusione, monitoraggio sismico, idrogeologico, qualità dell’aria, droni: il tutto sarà gestito a livello integrato da una piattaforma intelligente al fine di ottenere il controllo continuo della sensoristica distribuita nel sito, che faranno scattare allarmi nel caso di superamento dei recinti, di comportamenti anomali e in situazioni di emergenza. La dorsale principale del sistema tecnologico integrato è formata dalla rete a fibra ottica e da una rete senza fili (wireless) basata sui punti di accesso che saranno anche erogatori di servizi, soprattutto ai visitatori con disabilità.

Un sistema tecnologico, integrato, modulabile e flessibile che potrà essere potenziato con dispositivi o componenti, sensori utili alla gestione ottimizzata del sito. Asset di Smart@Pompei è anche Civitates, vale a dire un progetto d'innovazione sociale che prevede un programma della durata di sei mesi destinato a mettere in moto un processo di consapevolezza civica della comunità locale, che comporta la cooperazione finalizzata al bene comune e alla promozione di iniziative di turismo culturale stimolando nuove forme d'imprenditoria locale.

Nello specifico, il Laboratorio Civitates a Pompei prevede di coinvolgere un gruppo di giovani residenti di Pompei, dai 18 ai 35 anni, che nell’arco di un semestre vivranno un’esperienza formativa con la creazione di competenze professionali finalizzate alla gestione di spazi e strutture di produzione artistica, culturale e creativa.

Ai giovani sarà affidato anche il compito di promuovere un evento basato attorno a ‘Residenze Creative’ di musicisti che coinvolgerà l’intera cittadinanza nell’attivazione di reti cooperative civiche.

Nella fase tecnica di controllo e tutela dell'area archeologica, sarà coinvolto il personale il del Parco che nel workshop “Pompei Resiliente AD 2030, Insight Session” - in programma il 19 ottobre - parteciperà allo stato di avanzamento del progetto. Il progetto è frutto di un accordo quadro, di durata settennale, stipulato a partire da maggio 2015 tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) e il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), al fine di individuare e sviluppare programmi di ricerca e innovazione, di dimostrazione e di formazione nel settore del patrimonio culturale e del turismo.

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