A cura della Redazione
“Settimana dell’arte” all’Isa “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata. Sette giorni di mostre, attività di laboratorio, incontri e seminari dove i ragazzi sono riusciti ad “esporre” la loro creatività dando vita a veri e propri capolavori. L’intero allestimento dei due piani dedicati alla rassegna, è stato curato dagli studenti, così come le composizioni “di mattonelle” in cui, unendo due discipline come la plastica e la visiva, sono stati creati dei rilievi di un viso lavorato su un foglio aggiungendo, poi, delle pietre e formando così un mosaico. C’era, inoltre, la stampa per contatto, ossia una lastra di linoleum sulla quale veniva incisa l’immagine scelta e colorata successivamente con la vernice. Diversi i quadri che ritraevano volti umani, fotografie di momenti particolari come quello dell’ “emergenza rifiuti” (a tal proposito la scuola già in passato aveva realizzato un progetto sulla spazzatura, coprendo le statue presenti nell’istituto con delle lenzuola). Numerosi anche i lavori in grafica sulla propria personalità, quelli di progettazione con la creazione di oggetti quali segnalibri, vasi e diversi ornamenti in argilla decorati con il logo dell’istituto d’arte e venduti al pubblico. E ancora, ritratti dei busti dell’arte classica, greca e romana, lavori di fotografia che ritraevano pubblicità di prodotti tipici femminili come profumi, collane e cosmetici vari. Un evento di grande spessore che ha raccolto consensi unanimi durante l’intera durata della mostra. Ma ad incoraggiare i ragazzi, sostenendone la creatività, è stato il dirigente scolastico Felicio Izzo che da un anno presiede l’istituto. «Quest’iniziativa - esordisce il preside - è la conclusione di una serie di attività e studi svolti durante l’anno scolastico. I nostri ragazzi hanno creato lavori in ceramica, in plastica, si sono espressi attraverso la fotografia, la grafica, la musica e la danza, dando così libero sfogo alla loro vena artistica. Sono creativi - continua Izzo -. Possiedono capacità superiori a quelle di altre persone, sono in grado di esprimere la loro sensibilità nei confronti di ciò che li circonda, cercando al tempo stesso di risollevare le sorti del loro essere aiutandosi con l’arte. Spesso si è detto che in questo istituto c’è caos, sicuramente è vero, ma è un caos organizzato, gestito, perché l’artista è di per sé strano e deve essere libero da ogni convenzione». Rispetto all’attuale situazione di degrado di Torre Annunziata, il dirigente si esprime dicendo: «Il vero problema del nostro paese è il voler mantenere a tutti i costi, da buon torrese, lo stato mediocre delle persone, non si avverte la particolarità dell’altro, c’è l’invidia del talento e, non è un caso, che i migliori vanno via spendendo altrove la loro genialità. Purtroppo, in un’altra città ci si sente sempre ospiti e molti ritornano nel loro paese d’origine adattandosi a vivere da inetti e abbandonando il loro ingegno». Ragazzi dai 14 ai 19 anni, che riescono ad esprimere la loro personalità attraverso qualsiasi forma di arte. Come nel caso della performace teatrale che ha visto protagonisti quattro studenti-attori (Davide Sacco, Mario Di Giovanni, Angelo Pepe e Sara Esposito diretti dal prof. Giuseppe Turi) che con disinvoltura hanno spaziato tra la sapiente trasgressione di Dario Fo, l’ironia dotta di Roberto De Simone e la comicità dissacratoria de “La Smorfia”. Ma allora come aiutare questi giovani ad esprimere la loro creatività? Il primo cittadino, Giosuè Starita, presente all’evento, incoraggia gli artisti emergenti. «La cultura e i lavori laboratoriali possono aiutarci a risolvere le degenze del nostro paese. Dobbiamo crederci e partecipare attivamente alle iniziative intraprese da questi studenti, perché è un buon modo per schierarsi dalla parte del giusto e della legalità». Proprio per combattere l’illegalità, l’Istituto de Chirico promuoverà nuovi laboratori cinematografici, musicali e teatrali con lo scopo di far emergere tutte le espressioni artistiche presenti in quei giovani che vogliono ribellarsi e cambiare la loro città attraverso il culto del sublime che è tipico dell’arte. Gli studenti del de Chirico hanno voluto coinvolgere nel loro progetto anche le scuole medie Pascoli e Parini di Torre Annunziata, l’Angioletti di Torre del Greco e la d’Angiò di Trecase, “perché l’arte va diffusa”. Tutto questo è l’ennesimo tentativo di “richiamare” alcuni concittadini ad abbandonare la mediocrità. ENZA PERNA