Il cuore, la passione, l’energia e la forza di Irma Testa. Il tutto racchiuso nel libro “Cuore di Pugile” (edizioni Piemme), scritto dalla giornalista de La Repubblica, Cristina Zagaria, e presentato al Nonsolocaffé Reload di Torre Annunziata
Il moderatore Fabio Rocco Oliva (nipote del grande ex pugile napoletano Patrizio Oliva), prima di introdurre le protagoniste dell’evento, invita a parlare il sindaco Giosuè Starita. «E' bello quando lo sport riesce a creare solidarietà - ha detto il primo cittadino -. Con il sacrificio si può raggiungere qualsiasi obiettivo. Irma è un riferimento positivo importante per Torre Annunziata - prosegue -. Tutti possono considerarla un esempio. Brava Cristina Zagaria, la penna che legge la socialità. Infine, un grande in bocca al lupo a Irma».
Oliva, successivamente, presenta l'autrice e la pugile protagonista.
«Il libro racconta la vita di Irma la “farfalla”, dai 14 ai 17 anni - esordisce Cristina Zagaria -. Parla dei suoi primi passi nel difficile quartiere Provolera di Torre Annunziata dove è cresciuta. È la storia di una donna, a Napoli, oggi. La lezione che vuole dare il libro è la forza di noi donne. È difficile raccontare la verità, perché è più arduo parlare dei sacrifici e della fatica della normalità quotidiana. La fantasia - conclude la giornalista - è quella di andarmi a trovare la visione laterale. Il giornalista deve imparare a raccontare storie».
E' poi il momento di Irma Testa. «La Irma raccontata nel libro è una ragazza di 18 anni. Mostro le mie debolezze perché volevo che i ragazzi sapessero le difficoltà che ho dovuto affrontare nella vita. La passione è la mia forza!».
Prosegue: «Per me contano molto la tecnica e la forza. Ho sempre cercato di fare le cose che mi riuscivano bene e ho fatto appassionare di me il maestro Lucio Zurlo»
La campionessa oplontina parla del suo sport, la boxe. «Il pugilato è eleganza. Uno scontro tra due teste. Per me conta capire l’avversario, la violenza non esiste. Alla fine dell’incontro c’è sempre l’abbraccio. Il nemico più duro da sconfiggere è... se stessi! Prima dell’avversario devo battere me stessa - dice Irma -. L’energia mi viene data dal mio avversario, dal mio maestro. Per me è una magia».
Infine, parla delle persone a lei più care. «All’inizio seguivo mia sorella (Lucia “Lulù” Testa, ndr) in palestra per curiosità e competizione. Poi lei ha abbandonato ed io ho proseguito, anche per lei. Rosario Africano (presidente della Boxer Vesuviana, ndr) è stato molto importante. Mia nonna invece è la mia vita, mia madre mi ha sempre appoggiato in qualsiasi cosa».
«Io in palestra faccio il nonno, il padre, il cattivo e il buono - ha detto il maestro Lucio Zurlo -. Vedo Irma come una donna completa. Cristina ha fatto un capolavoro parlando anche dei problemi di Torre Annunziata».
L’autrice Zagaria invita a centro sala Pierpaolo Provenzano ed Enrico Catanini, due componenti del gruppo musicale “La Terza Classe” (qui la pagina Facebook: https://www.facebook.com/LaTerzaClasse/?fref=ts ), presenti nel libro: «La nostra è una band nata in strada a Napoli, in Europa e negli USA. In comune con Irma abbiamo la passione, che ci ha permesso di raggiungere il nostro sogno: suonare la musica tradizionale americana». dice Provenzano. «”La Terza Classe” è il nome scelto per la band perché la nostra musica ricorda quella che si suonava nelle terze classi, appunto, delle navi americane che trasportavano i migranti», conclude Catanini.
Alla domanda di Oliva sui libri e pugili preferiti, la Zagaria risponde: «Un po’ di tutto, ma in particolare Tolstoj e Calvino. Il pugile? La mia scuola è stata la Boxe Vesuviana». Mentre Irma afferma: «Mi piacciono le biografie delle persone che hanno fatto la storia e degli sportivi. Il pugile di riferimento da quando ero piccola è sempre stato Francesco Nespro. Mi incantava guardarlo».
Interviene anche Biagio Zurlo: «”Cuore di Pugile” finisce prima delle Olimpiadi, è rivolto soprattutto ai ragazzi di Torre Annunziata. Ci è riuscita Irma, che sia da esempio per gli altri nell’inseguire i propri obiettivi. Consiglio a tutti di leggerlo anche per le varie sfaccettature della città: Torre Nord, Torre Sud… Torre è unica, dove tutti possiamo raggiungere i nostri sogni!».
Milena Altobelli, titolare del Nonsolocaffé Reload: «Il nostro locale è un punto d’accoglienza: musica e mostre d’arte per dare spazio ai nostri concittadini e non solo. Anche noi, come Irma, abbiamo la forza di andare avanti grazie alla nostra passione».
Un intervento anche da parte del giornalista oplontino Dario Ricciardi: «Questo libro racconta la realtà di una città bella ma allo stesso tempo resa invivibile dalle persone. Irma è riuscita a realizzare i suoi sogni con il suo grande cuore. È un esempio per tutti noi. Il libro è un’altalena d’emozioni. Divoratelo come ho fatto io!».
Presente all’evento anche il presidente dell’Arcigay di Napoli, Antonello Sannino, il quale ha ringraziato Irma: «Lo sport che vogliamo è quello contro il sessismo e la misoginia. Grazie Irma».
Il giornalista e moderatore Oliva conclude citando il titolo del saggio del filosofo bulgaro Cvetan Todorov: «La bellezza salverà il mondo. Voi due, Irma e Cristina, rispecchiate in pieno questa frase».
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