A cura della Redazione

Il cielo di Milano stranamente blu, limpidissimo. E' l'ideale cornice che risalta i colori forti, tipicamente autunnali, di un albero spoglio, le sue foglie ormai ingiallite, ma già pronte a rinascere: servirà attendere solo il momento giusto. Magari, l'arrivo della primavera. E' la foto scelta da Marianna Quartuccio, giovane ma già nota artista torrese da anni "trapiantata" a Milano, per la copertina de "La Bambina dai capelli neri neri" (LFA Publisher - 2018), il secondo romanzo scritto dal partenopeo Armando Grassitelli.

Prima avvocato, oggi responsabile a tempo pieno di Arci Servizio Civile Napoli, Grassitelli ha presentato a Torre Annunziata, presso la libreria "Libertà", in Corso Vittorio Emanuele III, la sua "fiaba sospesa nello spazio. Un nonno scrive una lettera alla nipotina, raccontandole la storia della bimba dai capelli neri neri. E' una bimba speciale, ha capacità magiche. Lei ha imparato a volare e idealmente accompagna su nell'aria tutte le persone che hanno voglia di liberarsi dalle convenzioni e dalle catene anche sociali".

"La Bambina dai capelli neri neri" vuole essere "un invito rivolto a tutti - ha continuato Grassitelli nel corso della presentazione moderata da Antonio Cavallaro - affinché inseguano i loro sogni, superando con coraggio e determinazione le difficoltà, gli ostacoli e le barriere spesso immaginarie. Frutto, solamente, di una recondita, intima, spesso immotivata paura di non sentirsi mai all'altezza".

Il valore aggiunto del suo romanzo, secondo lo scrittore, lo ha però fornito proprio quella copertina. Il cielo di Milano, stranamente limpido, libero dall'usuale smog, e immortalato da una talentuosa fotografa torrese. "Conobbi Marianna Quartuccio nel 2002 - spiega ancora Grassitelli - . Lei, all'epoca, era mia volontaria a Napoli. Fin da subito ne notai il talento, inizialmente svelato da foto che ritraevano soggetti fermi. Dopo anni ho rivisto Marianna a Milano, dove ha inoltre già vinto un premio speciale come personaggio web dell'anno per il suo progetto 'Milano vista da un tram'. Le ho chiesto una mano per il mio libro, spiegato la trama che avevo in mente. Dopo poco, Marianna ha scattato quella foto al cielo. Poi mi ha detto: eccola, sarà la tua copertina. La ringrazio di cuore, mi ha regalato la foto e non ho più avuto dubbi. Il cielo catturato da Marianna è davvero il valore aggiunto del mio romanzo". 

(S. P.)

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