A cura della Redazione

Lo scarabbocchiaio ed il suo totem, il dialogo d'amore tra l'artista e il suo silente  interlocutore. Quel vulcano che Nello Collaro declina sulla iuta grezza in tanti ed imprevedibili modi e forme, colori e maniere, movenze e gesti. 
Il Vesevus di Nello Collaro è uno stato interiore mutevole, eppure pacificato. Nel magma di colore non c'è altro che pacatezza. Il dolore diventa occasione per guardarsi intorno e dentro, e ritrovarsi. Il Vesuvio non è mai tormento. È il protagonista e l'osservatore della storia e delle storie degli esseri umani che si muovono intorno a lui, ai suoi piedi. E come dice lo stesso Nello Collaro... "...il tempo passa e si porta via le stagioni vecchie e a volte nuove pure. E poi ti svegli al mattino e lo vedi ancora, lì davanti a te ad aspettarti. A dirti che infondo puoi ricominciare". 
L'arte è un miracolo, una gestazione improvvisa ed ogni Vesuvio di Nello Collaro è un figlio nuovo, ognuno con il proprio carattere, sempre diverso, che via via matura e muta, nei colori, nella forma in una metamorfosi che si fa metempsicosi. Come se il Totem fosse parte integrante dell'artista, ne accompagnasse la mano collegata al cuore, fino a tendere un universale abbraccio solidale . 
Nello Collaro intercetta sogni, nostalgie e dolori e li traduce nello "scarabocchio" che ha sempre il volto del Vesuvio, riconoscibile e inconfondibile dentro l'originale camaleontica essenza che è solo sua.

Carola Flauto

“Vesuvio in mente” è la mostra personale del pittore torrese Nello Collaro a cura di Carmine Ciccone in programma all’Archivio Storico (Palazzo Allocca) al Corso Garibaldi 14 in Saviano (Na) dal 23 febbraio al 7 marzo 2019. Vernissage questa sera, inizio alle ore 20.00, con gli interventi della scrittrice Carola Flauto, dell’attore Gennaro Caliendo e del consigliere della Città Metropolitana di Napoli Francesco Iovino.