A cura della Redazione

I finanzieri del I Gruppo Napoli hanno sottoposto ad ispezione, in via Argine a Napoli, un autoparco. Durante le fasi dell’accertamento, i militari hanno notato un capannone al cui interno erano allocati tre serbatoi interrati e una cisterna fuori terra.

Da un immediato riscontro è emerso come il capannone, unitamente a quanto presente all’interno, risultassero sottoposti a sequestro nell’anno 2013, e che due dei tre predetti serbatoi, malgrado vincolati da un provvedimento cautelativo, fossero utilizzati come deposito di carburante per uso autotrazione. In merito al prodotto energetico, il titolare dell’autoparco non ha fornito alcuna documentazione utile ad individuarne la provenienza, facendolo, pertanto, ritenere di contrabbando.

Posti sotto sequestro sia le due cisterne interrate che quella fuori terra, un erogatore, una pistola erogatrice, due elettropompe, nonché tutto il carburate rinvenuto, per un totale di 32.500 litri.

Denunciati all’autorità giudiziaria competente il titolare, resosi responsabile delle violazioni in materia di testo unico sulle accise, e l’amministratore pro-tempore, per violazione dei sigilli.

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