A cura della Redazione

Nell’ambito del  progetto “Sicurezza giovani”, che vede impegnati Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza nella prevenzione e controllo del fenomeno della violenza giovanile, sono stati predisposti mirati servizi nelle principali aree di aggregazione dei giovani a Napoli.

Controllati 250 soggetti, di cui 102 minori. Controllati 50 veicoli, due dei quali sequestrati.

Nel primo pomeriggio di ieri gli agenti del Commissariato di Polizia "Dante" hanno denunciato in stato di libertà un diciassettenne napoletano, C. G., perché responsabile del reato di porto d’armi ed oggetti atti ad offendere, in quanto sorpreso con indosso un coltello a serramanico della lama di 9 cm.

Poco più tardi gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, unitamente ad una pattuglia del Reparto Prevenzione Crimine, in Piazza Cavour, nei pressi della fermata della Metro, hanno controllato tre giovani, dei quali uno trovato in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 15,5 cm. Anch'egli è stato denunciato in stato di libertà.

Stanati altresì i responsabili di una aggressione posta in essere alle 14.00 circa nei pressi della stazione metro “Colli Aminei” ai danni di un giovane 18enne, D. R. D., il quale veniva avvicinato da due minorenni, S. S. e B. V., rispettivamente di 15 e 16 anni, che, a bordo di un motociclo Honda, lo colpivano ripetutamente senza motivo con calci e pugni, tanto da costringerlo a ricorrere alle cure mediche presso il vicino nosocomio “Cardarelli”.

Le immediate indagini condotte dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale consentivano di appurare che i due giovani erano già stati controllati insieme e che uno di loro, S. S., era già stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e porto di coltello lo scorso dicembre dai poliziotti del Commissariato "Dante".

Gli stessi poliziotti rinvenivano presso l’abitazione di B. V. il motociclo Honda indicato dalla vittima come quello a bordo del quale viaggiavano i due giovani, e presso l’abitazione di S. S. due coltelli, debitamente sequestrati.

I due sono stati condotti, insieme ai rispettivi genitori, presso gli uffici di Polizia per la completa identificazione. Nella circostanza la stessa vittima, presente per formalizzare la relativa denuncia, li incrociava all’ingresso e li riconosceva quali autori dell’aggressione.

In occasione del fotosegnalamento si aveva modo di accertare che entrambi i minori avevano tatuato sull’avambraccio sinistro la scritta “hermano” (fratello, in Spagnolo), che per loro stessa ammissione indicava la loro appartenenza all’omonima gang.

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