A cura della Redazione

Incidente ai Quartieri Spagnoli, muore un ragazzo. Folla inveisce contro il personale sanitario del 118. E' accaduto ieri sera a Napoli. La denuncia arriva dal gruppo Facebook "Nessuno tocchi Ippocrate", che quasi quotidianamente riporta il "bollettino" delle aggressioni subite dagli equipaggi delle ambulanze.

La ricostruzione di quanto successo viene fatta attraverso un post. «Vengono inviate due unità sul posto: San Gennaro e Ascalesi - si legge -. Parallelamente, una folla inferocita, testimone dell'incidente, giunge, con una flotta di scooter, all'interno del parcheggio del pronto soccorso del Vecchio Pellegrini e "sequestra" la prima ambulanza che capita a tiro, in sosta in attesa di recuperare la propria barella occupata da un paziente prelevato in un intervento precedente. Addirittura, questi facinorosi, non trovando la barella all'interno del mezzo, decidono di prendere una barella qualsiasi (tra l'altro non compatibile con quella dell'ambulanza), e la incastrano (danneggiando il mezzo) all'interno del vano sanitario del veicolo. Finita questa operazione - prosegue la denuncia - uno di loro si mette al volante del mezzo di soccorso e partono alla volta dell'incidente portando con loro il povero autista Asl spaventatissimo».

Sul luogo dell'incidente - stando alla ricostruzione effettuata - arriva l'equipaggio che «viene letteralmente assaltato dagli astanti. Il medico di postazione riferisce di un centinaio di persone che urlavano ed inveivano. Dopo pochi secondi giunge anche un'altra unità di soccorso che carica l'ultimo ferito e viene dirottata e scortata al CTO da una flotta di scooter guidati da ragazzi su tutte le furie».

«Consideriamo questa l'aggressione più grave e violenta registrata nel 2018 - prosegue il post -, la numero 37 dall'inizio dell'anno. Siamo stanchi di essere aggrediti, se ogni giorno dobbiamo rischiare la pelle allora presto i napoletani torneranno ad usare clacson e fazzoletto bianco fuori al finestrino. Ma non perché ci renderemo protagonisti di un mega sciopero, ma perché molti di noi cambieranno lavoro... e poi? Chi lo farà il 118?».

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