A cura della Redazione

Racket a imprenditori, porto di armi da guerra, "esibite" in strada per incutere timore. Operazione anticamorra a Napoli di Carabinieri e Polizia, che hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere - emesse dal GIP presso il Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea - nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti affiliati al clan Mele di Pianura. Sono accusati di estorsione aggravata da finalità mafiose e porto abusivo di arma da fuoco.

In carcere Vincenzo Mele, 41enne, e Vincenzo Morra, 32enne - ritenuti responsabili di associazione di tipo mafioso finalizzata all’estorsione - nonché Fabio Orefice, 34enne, che dovrà rispondere, insieme a Vincenzo Morra, di detenzione e porto illegali di una mitraglietta “Skorpion”. I reati contestati sono aggravati da finalità mafiose.

L'ordinanza è scattata dopo indagini della Squadra Mobile di Napoli e della Compagnia Carabinieri di Bagnoli ed hanno avuto ad oggetto richieste estorsive avanzate da Mele e Morra a un’agenzia di pratiche automobilistiche.

Nel corso delle attività è stato inoltre documentato che Morra e Orefice recentemente hanno percorso le strade di Pianura in sella a uno scooter portando in tutta evidenza una mitraglietta “Skorpion” per incutere timore nella popolazione.

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