A cura della Redazione

Blitz dei carabinieri per l’arresto di tre trafficanti. A casa di un indagato trovate bomboniere a forma di pistola. Poco distante i militari catturano un minorenne evaso.

I carabinieri della Compagnia "Stella" di Napoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere - emessa dal GIP di Napoli su richiesta della locale Procura - nei confronti di tre soggetti di Secondigliano e Miano, ritenuti responsabili di detenzione di stupefacenti a fini di spaccio.

L’indagine, coordinata dalla Procura partenopea, trae origine dall’attività della Stazione di Secondigliano per il contrasto allo spaccio nella “Masseria Cardone”, una zona del quartiere di Miano ritenuta da sempre la roccaforte del clan camorristico dei “Licciardi”, dove il 18 luglio scorso i militari sequestrarono a carico di ignoti oltre 11 chili di hashish e 600 grammi di cocaina pura nonché manoscritti contenenti numeri, nomi e sigle riconducibili all’illecita attività.

Analizzando i manoscritti si è risusciti a stimare un “giro d’affari” pari a circa 20.000 euro al giorno e oltre 7 milioni di euro l’anno.

Nel corso delle perquisizioni eseguite insieme agli arresti, i carabinieri hanno fatto una singolare scoperta: a casa di uno dei tre  sono stati trovati bomboniere e confetti a forma di pistola e proiettili dorati per ricordare il giorno della prima comunione di un nipote.

Gli arrestati, a carico dei quali sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza, sono stati associati al carcere di Poggioreale.

Perquisendo poi una palazzina di edilizia popolare nel quartiere Chiaiano, i carabinieri della Compagnia Vomero hanno rinvenuto, nascosta sul tetto di uno stabile, una pistola semiautomatica con matricola abrasa, carica e pronta a sparare.

Nel corso delle perquisizioni per blocchi di edifici, svolte anche con i vigili del fuoco per la rimozione di porte e cancellate, è stato trovato un minorenne evaso due mesi fa da una comunità in cui si trovava in esecuzione di una misura cautelare per rapina. E' un 17enne di Scampia il quale, quando ha compreso che i militari stavano arrivando al suo nascondiglio, ha provato a fuggire calandosi da una finestra. E' stato arrestato e condotto di nuovo nella comunità da cui era scappato.

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