Su delega della Direzione Distrettuale Antimafia, di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione a decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti di sette persone, gravemente indiziati, a vario titolo, dei delitti di estorsione e tentata estorsione, con le aggravanti di avere agito in più persone riunite e del metodo mafioso per avere commesso il fatto al fine di agevolare le attività di un’associazione di tipo camorristico operante tra l’altro nella zona della Maddalena e avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e di omertà promananti dall’associazione a delinquere.
Le indagini, coordinate dalla Procura Distrettuale Antimafia, sono state avviate da personale della Squadra Mobile e del Commissariato Vicaria - Mercato a seguito delle dichiarazioni rese da alcuni venditori ambulanti del mercatino rionale del quartiere Maddalena, che hanno denunciato di essere stati vittime, taluni dal 2017 ad oggi, di reiterate minacce estorsive perpetrate da soggetti che hanno fatto valere l’appartenenza al gruppo Ferraiuolo, legato alla cosca Mazzarella, attivo nei quartieri Forcella e Maddalena.
In particolare, le investigazioni hanno permesso di riscontrare sette estorsioni in pregiudizio di venditori ambulanti costretti a versare somme variabili da 20 a 210 euro, a titolo di tangente settimanale, e taluni anche ulteriori somme (50 euro) in occasione delle festività natalizie e pasquali, per esercitare l’attività di vendita di merce sulle bancarelle del mercato della Maddalena. Riscontrati inoltre altri quattro episodi di tentate estorsioni in danno di venditori i quali, nonostante le minacce rivolte nei loro confronti, talvolta anche di morte (“se non paghi ti sparo e ti ammazzo”), si rifiutavano di pagare denunciando gli accadimenti all’Autorità.
Espletate le formalità di rito, i fermati sono stati associati presso la casa circondariale di Napoli - Secondigliano, ad eccezione di una donna, l'unica del gruppo, classe 1971, che è stata ristretta presso il carcere di Santa Maria Capua Vetere.
Il 20 giugno scorso, il G.I.P. del Tribunale di Napoli, a seguito di richiesta di convalida del fermo e di applicazione di misura cautelare, ha disposto la custodia cautelare in carcere nei confronti dei sette fermati, nonché di altri due soggetti, entrambi già detenuti per altra causa.