A cura della Redazione

Su delega della Procura della Repubblica della Direzione Distrettuale Antimafia, di Napoli, la Polizia di Stato ha dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale partenopeo, nei confronti di sei indagati, ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata all’acquisto, trasporto, commercializzazione e vendita di sostanza stupefacente, estorsione, detenzione illegale di arma da fuoco, per conto del clan Reale - Rinaldi, operante sul territorio di San Giovanni a Teduccio.

Gli elementi acquisiti nel corso delle indagini hanno consentito di ricostruire l’operatività del sodalizio criminale con particolare riferimento alla gestione delle piazze di spaccio, che costituisce una delle ragioni del ventennale scontro tra l'organizzazione canorristica e il rivale clan Mazzarella.

Tra i destinatari dell'ordinanza c'è anche un 32enne, S. N., ritenuto uno dei capi e promotori dell’associazione riconducibile al clan Reale. L'uomo, nel pomeriggio del 3 maggio scorso, è rimasto vittima, in piazza Nazionale, di un agguato nel corso del quale è stata ferita anche la piccola Noemi.

Le più recenti intercettazioni hanno consentito di ricostruire, oltre alla dinamica dell’agguato, anche il movente, individuato nella gestione del traffico di sostanze stupefacenti, e, in particolare, in un debito nei confronti di un membro del clan Formicola.

E’ emerso, infatti, che il 31enne, nel tentativo di recuperare delle somme per onorare il debito, abbia cominciato a pretendere il denaro delle piazze di spaccio appannaggio del clan Mazzarella.