A cura della Redazione

Una tonnellata e seicento chili di rame composti da trecce, corde nonché numerose barre di conduzione per cabine di sottosezioni elettriche, sono state sottoposte a sequestro dagli agenti del Compartimento di Polizia Ferroviaria per la Campania nel corso dei controlli che si sono svolti nell’ambito dell’ operazione denominata “Oro rosso”, disposta nella giornata di ieri su scala nazionale dal Servizio di Polizia Ferroviaria e finalizzata a contrastare il fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.

Il materiale, nascosto tra alcuni scarti ferrosi, era stoccato presso una ditta di recupero di rottami sottoposta a controllo da parte dei poliziotti che ne hanno verificato l’indebita detenzione. Infatti il titolare dell’azienda, un trentottenne residente nella provincia di Napoli, non è stato in grado di fornire alcuna documentazione attestante la provenienza del rame, confermando, quindi, l’illecito stoccaggio del prezioso rifiuto.

Pertanto l’uomo è stato denunciato per violazione della normativa sulla gestione dei rifiuti speciali mentre sono ancora in corso indagini per tracciare la provenienza del materiale che è stato riconosciuto come prodotto in uso anche negli impianti delle FS Italiane. 

Sempre nella giornata di ieri, i poliziotti della Polfer hanno riscontrato, presso un’azienda di smaltimento con sede in provincia di Caserta, delle irregolarità nella gestione dei registri di carico e scarico dei rifiuti ferrosi non pericolosi. Al titolare, gli agenti hanno contestato la violazione amministrativa relativa alla inosservanza delle prescrizioni dettate dalla normativa in materia ambientale, elevando una contravvenzione di duemila euro.