A cura della Redazione

Nel pomeriggio del 10 marzo, come racconta l’associazione “Nessuno tocchi Ippocrate", è avvenuta l 'ennesima aggressione ai danni del personale medico all’Ospedale del Mare.

Un paziente, preso in carico in area chirurgica, stava attendendo una consulenza urologica. Spazientito per l’attesa (in appena mezz'ora, in ogni caso, era stato preso in carico ed erano stati effettuati gli esami ematici), ha cominciato a fomentare i parenti fuori al triage che hanno iniziato ad urlare, a colpire con calci la porta d’ingresso, ad entrare impropriamente all’interno del Pronto Soccorso, urlando ed invocando l’urologo. Il personale di accettazione ha tentato di placarli ma è stato aggredito, uno dei dipendenti è stato colpito con un contenitore di rifiuti speciali. 

Su quattro operatori aggrediti verbalmente e fisicamente - riferisce l'associazione "Nessuno tocchi Ippocrate" - solo uno ha deciso di denunciare l’accaduto alle autorità competenti.

«Assurdo il comportamento di queste persone che portano violenze e scompiglio all‘interno di uno ospedale - ha commentato il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli -. Queste persone vanno denunciate e punite in maniera esemplare. Urgono contromisure, servono presìdi militari al interno dei Pronto Soccorso, non ci stancheremo mai di ripeterlo».

«Non basta la guerra in Ucraina per far capire a questi trogloditi il valore della pace e della “non violenza” - ha commentato amaramente il dottor Manuel Ruggiero, presidente di Nessuno tocchi Ipoocrate -, educarli da piccoli per avere risultati in futuro, oramai questa generazione è perduta ed avremo strascichi per ancora molti anni».