A cura della Redazione

Un altarino per omaggiare la parente di un boss della camorra è stato abbattuto a Napoli, in via Onorato Fava, nei pressi della Parrocchia di San Giovanni Bosco. 

L'operazione è stata condotta dagli operai sotto il coordinamento dei carabinieri e della Polizia municipale.

L'opera era stata realizzata in onore di una donna, familiare del boss dell'Alleanza di Secondigliano. Si tratta del primo intervento messo in atto dopo il sequestro di altre dieci edicole votive dei clan, ubicate nei quartieri Vasto-Arenaccia e San Carlo-Arena

"La risposta contro i simboli dei clan deve essere ferma e costante. Da quando abbiamo iniziato questa battaglia ne sono andati giù molti ma i camorristi continuano a realizzarne - spiega il consigliere regionale di Europa Verde, Francesco Emilio Borrelli -. Per non parlare di murales e scritte con lo spray che infestano soprattutto il centro storico con nomi di vari delinquenti morti durante le rapine. Ci sono centinaia di altarini e dediche per camorristi e criminali da eliminare. Purtroppo gli omaggi alle vittime e coloro che hanno perso la vita per combattere la camorra sono pochissimi", ha concluso con amarezza Borrelli.