A cura della Redazione

Operaio edile cadde dall'impalcatura, muore dopo sette mesi di calvario in ospedale. Il Gip del Tribunale di Napoli, Rosaria Maria, accogliendo la richiesta della Procura che ha indagato sull'accaduto, verificatosi il 9 luglio 2020, ha disposto il rinvio a giudizio del datore di lavoro, un napoletano di 54 anni.

Su di lui pesa l'accusa di omicidio colposo, aggravato dalla circostanza "di essere stato commesso in violazione delle norma antinfortunistiche", rende noto lo Stadio 3A-Valore SpA, team di consulenti che ha assistito i familiari della vittima, Enrico De Waure, 63 anni, nella vertenza legale.

Stando alle indagini, il 63enne sarebbe stato mandato a lavorare, presso un cantiere di riqualificazione di una unità immobiliare di via Vincenzo Ciaravolo a Napoli, senza alcun dispositivo di sicurezza e su di un trabattello "di fortuna" privo di parapetti.

De Waure perse l'equilibrio e rovinò al suolo battendo la testa. Fu poi ricoverato in diversi ospedali ma le sue condizioni di salute non sono mai migliorate, anzi. Il 20 febbraio 2021, sette mesi dopo quel tragico incidente, muore a causa di una emorragia interna, probabilmente legata all'incidente. 

Il 3 giugno prossimo si aprirà il processo presso la I Sezione Penale Monocratica del Tribunale di Napoli.

(foto d'archivio)