A cura della Redazione

La Squadra Mobile di Napoli e gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura partenopea hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere - emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica -, a carico di G. M., 19 anni, ritenuto gravemente indiziato del delitto di duplice tentato omicidio pluriaggravato.

Il 4 ottobre scorso l’indagato, al termine di un incontro calcistico tenutosi all’impianto sportivo “San Rocco” in zona Miano, durante una lite per futili motivi avrebbe colpito con diversi fendenti due componenti della squadra avversaria provocando ad una vittima lesioni gravi consistite in “traumatismo del fegato con ferita aperta in cavità, lacerazione maggiore”, con prognosi riservata, ed all’altra lesioni "dei tessuti molli posteriori” con prognosi di 15 giorni.

Dalle immediate attività d’indagine svolte al momento dei fatti, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto il padre del giovane, 50 anni, poiché avrebbe partecipato all’aggressione.

L’indagato è il nipote di Maria Licciardi, storico e carismatico capo dell’omonimo clan, costituente, unitamente alle famiglie dei Contini e dei Mallardo, il vertice del cartello camorristico noto come Alleanza di Secondigliano.