A cura della Redazione

Potrebbe essere di origine dolosa il rogo che ha distrutto “La venere degli stracci”, opera d’arte contemporanea del maestro Michelangelo Pistoletto, realizzata - nella versione napoletana - appositamente per essere collocata in piazza Municipio, a pochi passi da Palazzo San Giacomo e Maschio Angioino, in modo da essere ammirata liberamente da cittadini e turisti.

Le fiamme hanno completamente distrutto l’installazione (era stata collocata in piazza Municipio il 28 giugno scorso nell’ambito del progetto Open - L’arte in centro promosso dal Comune e realizzato grazie all’impegno di Vincenzo Trione, consigliere del sindaco Manfredi per le attività museali e l’arte contemporanea), lasciando solo cenere e lo scheletro in ferro su cui erano collocati “gli stracci” con accanto l’imponente figura della Venere, che si stagliava per diversi metri in altezza.

(L'opera prima di essere incendiata - foto Francesco Saverio Teruzzi)

Sull’incendio sono in corso le indagini da parte di Polizia e Vigili del Fuoco, che all’alba hanno spento le fiamme divampate poco prima. L'area è stata recintata e posta sotto sequestro dalla magistratura.

“C’è sgomento - ha commentato il sindaco Gaetano Manfredi - per un atto di grande violenza, che lascia interdetti: quando si attacca l’arte, si attacca l’uomo. Dopo lo sgomento c’è la risposta: rifaremo questa installazione perché è un simbolo di ripartenza che non può essere fermato dal vandalismo”.

Anche il primo cittadino, dunque, propende per l’atto deliberato di qualche sconsiderato teppista. D’altronde, l’ipotesi più verosimile è che qualcuno abbia volontariamente appiccato le fiamme.

“Lanceremo una raccolta fondi per far in modo che questa ricostruzione avvenga anche con una partecipazione popolare - ha proseguito Manfredi -. Napoli è la bellezza, è la ripartenza, mentre questi atti di vandalismo sono espressione di una grandissima minoranza di persone. Ho sentito Michelangelo Pistoletto. Era amareggiato e ferito, ma ha detto che anche quest’atto così violento dev’essere interpretato da noi come momento di ripartenza”.

“È  un grande dolore. Ho visto in queste settimane tantissimi turisti fermarsi ad ammirare quest’opera veramente originale. Anche tanti cittadini napoletani - ha sottolineato l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive, Teresa Armato - si sono lasciati incuriosire. Napoli è forte e sa reagire”.

“Sono in stretto contatto con il Questore – le parole di Antonio De Iesu, assessore alla Legalità -. Si stanno visionando le immagini delle telecamere e ci auguriamo di poter avere qualche elemento per poter individuare i responsabili. Al di là delle indagini che saranno fatte, quest’atto dimostra che manca quella maturità che invece imporrebbe una città europea”.

Intanto, si fa strada l’ipotesi di una possibile “sfida” tra bande di giovani lanciata sui social, ossia chi avrebbe per primo incendiato l’opera. Se confermato, sarebbe davvero sconcertante.

Sull'episodio si è espresso anche il presidente del Gruppo PD alla Regione Campania Mario Casillo:  "Le immagini della Venere degli Stracci di Pistoletto in fiamme fanno male. Un brutto segnale che arriva all'indomani del colpo di pistola nell'opera di Miliot a Piazza Mercato. Non è un bel giorno per Napoli. Ma dobbiamo andare oltre le frasi di circostanza e la solidarietà del momento. Sono d'accordo con il sindaco Manfredi: l'opera deve essere rifatta. Chi odia la città, chi tenta di affossare il rilancio dei nostri territori non deve averla vinta".

(Foto di copertina Comune di Napoli)