A cura della Redazione

Cinque arresti eseguiti dalla Polizia di Stato a Napoli. In manette finiscono Mariano Cangiano, Giovanni Strazzullo, Gennaro Ruggiero, Armando Mastroianni ed Emanuele Mastroianni. Sono accusati, in concorso tra loro, di associazione di stampo camorristico, porto e detenzione in luogo pubblico di armi comuni da sparo, esplosione di colpi d’arma da fuoco ed estorsione, reati tutti aggravati anche dalle modalità mafiose.

La misura è stata emessa all’esito delle indagini coordinate dalla DDA partenopea e condotte dalla Squadra Mobile e dal Commissariato San Ferdinando in relazione al nascente gruppo criminale il cui capo è ritenuto essere Strazzullo, alias ‘o kikko, impostosi nella zona della Riviera di Chiaia con azioni eclatanti e violente, quale costola della “Alleanza di Secondigliano”.

Il sodalizio, nel mese di luglio, si è reso responsabile di scorribande armate con esplosioni di colpi d’arma da fuoco nel quartiere “Torretta di Chiaia” e avrebbe taglieggiato i parcheggiatori abusivi della zona del lungomare di Mergellina, minacciandoli anche con l’uso delle armi.

Il 3 settembre scorso, per intimidire uno dei parcheggiatori, gli indagati non hanno esitato ad adoperare un fucile mitragliatore, brandito mentre percorrevano a folle velocità le vie del centro cittadino, circostanza che tra le altre ha portato all’emissione il 9 settembre di un decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti dei cinque indagati.

L'unico ancora libero era Cangiano, resosi irreperibile fino a ieri, quando è stato rintracciato presso l’abitazione di un familiare. Gli altri quattro erano finiti in manette il 9 e il 12 settembre scorsi.