A cura della Redazione

Nata di sole 29 settimane, la piccola Chiara (nome di fantasia) ha dovuto combattere sin da subito per la sua vita. Al suo fianco neonatologi, cardiologi pediatrici e cardiochirurghi pediatrici dell’Azienda Ospedaliera dei Colli per una storia che oggi, a distanza di 4 mesi, ha finalmente avuto un lieto fine.

La bimba, nata a Foggia, è venuta alla luce prematura a metà luglio. Sin da subito è stato chiaro ai medici che la sua non sarebbe stata una strada semplice. Così, a soli 16 giorni di vita, Chiara è stata trasferita d’urgenza presso l’UOC di Neonatologia e Terapia Intensiva Neonatale del Monaldi di Napoli, diretta dal dottore Giovanni Chello. Coartazione aortica la diagnosi. Era necessario intervenire chirurgicamente ma, a causa del basso peso, poco più di un chilo e mezzo, l’operazione sarebbe stata troppo rischiosa.

«L’età e il peso veramente basso alla nascita - racconta il dottore Chello - rendevano impossibile l’intervento chirurgico». Dopo aver ottenuto conferma della diagnosi di cardiopatia congenita, insieme ai cardiologi e all’équipe cardiochirurgica pediatrica del dottore Guido Oppido, i medici del Monaldi si sono resi conto che la bimba aveva anche il dotto arterioso di Botallo oramai chiuso. Condizione che rendeva lo scenario clinico e chirurgico ancora più critico.

«A quel punto, grazie anche all’impegno del dottore Alfredo Santantonio, che ha seguito il caso dal primo giorno, abbiamo messo in atto tutto quanto medicalmente possibile - prosegue Chello - e abbiamo ottenuto la crescita costante del peso». 

A metà settembre, dopo aver raggiunto i 2,4 kg di peso, la bambina è stata finalmente sottoposta ad intervento cardiochirurgico correttivo e dopo qualche giorno di degenza in terapia intensiva post-operatoria ed alcuni trascorsi in reparto, la piccola Chiara è stata dimessa e affidata alle cure dei genitori, prontamente istruiti sul follow-up da eseguire nei mesi a seguire.

A rendere possibile questo lieto fine, la grande sinergia tra neonatologi, cardiologi pediatri e cardiochirurghi pediatrici di una struttura, quella del Monaldi (Azienda Ospedaliera dei Colli) che da sempre è stata, ed è, il Centro di riferimento per la cura del neonato cardiopatico sia della Campania che delle restanti regioni del Sud Italia.

«La storia di Chiara è uno dei tanti piccoli miracoli quotidiani che si compiono in ospedale. Una storia di attesa e di speranza che si è conclusa nel migliore dei modi grazie al lavoro di squadra e all’impegno di tutto il personale sanitario che, silenziosamente, lavora per assicurare a tutti i pazienti le migliori cure possibili», è il commento di Anna Iervolino, direttrice generale dell’Azienda Ospedaliera dei Colli.

I genitori di Chiara saranno presenti con la bimba alla manifestazione del 17 novembre prossimo che si terrà presso l’Aula Magna del Monaldi in occasione della giornata mondiale del Prematuro.