A cura della Redazione

Gli ultimi avvenimenti di cronaca a Torre Annunziata, con negozi incendiati e bombe carta davanti ad esercizi commerciali, hanno posto ancora una volta in primo piano la questione della sicurezza in città.

L’Amministrazione comunale, con il sindaco Vincenzo Ascione, ha esternato tutta la propria preoccupazione per questa recrudescenza criminale che frena gli sforzi compiuti negli ultimi anni per dare alla città una connotazione sempre più turistica e accogliente.

Di fronte a questi problemi non ci sono state, tranne qualche eccezione, dichiarazioni di condanna da parte delle forze politiche di maggioranza, ma soprattutto quali iniziative politiche esse intendano intraprendere per arginare questo fenomeno.

E se si parla di forze politiche non si può non tirare in ballo il Partito Democratico, che è rappresentato in consiglio comunale da 6 consiglieri, più lo stesso sindaco Ascione.

“Di tutto il Pd potrà essere accusato – afferma il segretario cittadino Antonio Esposito – tranne che non tenga alta la tensione e l’attenzione nei riguardi della recrudescenza criminale sul nostro territorio. Le dichiarazioni di condanna degli ultimi episodi e di solidarietà nei confronti dei commercianti vessati sono state fatte del sindaco, che non è solo il “capo” dell’Amministrazione ma anche della coalizione che governa la città. Il vero problema, invece, al di là di apparire sugli organi di stampa, è quello di mettere in campo delle politiche incisive che sottraggano la manovalanza a questi gruppi criminali. E l’unico argine è il lavoro. L’impegno e i risultati delle forze dell’ordine e della magistratura – continua Esposito - sono più che apprezzabili, ma sono di tipo repressivo. Noi, invece, dovremmo agire sulla prevenzione.  E la creazione di posti di lavoro indurrebbe molti di questi giovani che delinquono ad abbandonare il malaffare per vivere una vita più tranquilla e priva di rischi. Lo so che il lavoro non si inventa da un giorno all’altro, ma se si rende la città più vivibile e le strade più sicure ci sarà una maggiore attenzione delle forze imprenditoriali per il nostro territorio. Grossi passi in avanti ci sono stati negli ultimi anni a Torre Annunziata, questo è innegabile. Basta guardare quanti ristoranti e pizzerie si sono aperti in città nell’ultimo decennio, a quanti bed and breakfast operano sul territorio. Questo è sinonimo di fiducia da parte degli imprenditori nei confronti della città e di chi l’amministra. Lo stesso protocollo firmato qualche giorno fa dal sindaco con i rappresentanti delle associazioni dell’Unione Industriali e dei Costruttori napoletani per lo sviluppo e la rigenerazione di Torre Annunziata, va nella direzione giusta. E’ un segnale evidente di attenzione da parte degli imprenditori nei confronti delle potenzialità e delle bellezze della nostra città. E che dire, poi, di quegli imprenditori che investono centinaia di milioni sul nostro territorio per realizzare il più grande parco commerciale del centro-sud d’Italia (Pompeii 2000, ndr)? I buoni investimenti creano occupazione stabile, che a sua volta riduce, se non azzera, la microcrimilaità. Ecco, penso sia questa la strada da seguire, senza tentennamenti, non lasciandosi deprimere da qualche “alzata di testa” di gruppi criminali oramai allo sbando”.

Segretario, un giornale locale parla di levata di scudi di consiglieri del Pd nei confronti del sindaco Ascione. Cosa c’è di vero?

“E’ sempre la stessa storia – afferma Esposito -. Innanzitutto la fonte della notizia proviene da un giornale abitualmente contro il Pd, che coglie qualsiasi occasione per denigrare il partito. Uno starnuto diventa un tuono. Si confonde una semplice dialettica, che non deve mai mancare all’interno di un organismo democratico, per un’insurrezione. Tutto quello che si concretizza nell’ambito dell’attività amministrativa, o almeno si tenta di farlo, fa parte di una programmazione sottoscritta da tutti i consiglieri. Forse ci sarà pure qualche difetto di comunicazione, ma sono cose superabili quando c’è la buona fede. Vede, noi del Pd abbiamo subito una grossa sconfitta alle ultime elezioni politiche. Ne siamo consapevoli e rispettiamo la volontà degli elettori. Però ora abbiamo imparato la lezione conclude Esposito -, e per meglio affrontare le sfide future ci daremo presto un’organizzazione più snella, meno burocratica, più vicina alle gente, che sappia affrontare i problemi quotidiani e proporre all’Amministrazione soluzioni immediate e concrete. Ritorneremo all’antico, quando la politica si faceva in mezzo alla gente e non nelle sedi di partito”.