Si accende il dibattito interno al Partito Democratico di Torre Annunziata attorno al progetto “Comunità Educante”. Ad intervenire è una componente del direttivo del PD oplontino, promotrice dell’iniziativa lanciata lo scorso anno insieme all’allora candidato sindaco Corrado Cuccurullo, in collaborazione con il PD provinciale, dopo il lavoro della Commissione cittadina “Scuola e Istruzione”.
La docente prende le distanze dal documento diffuso di recente dal segretario cittadino Ciro Passeggia, definendolo «un’iniziativa personale e non collegiale». Secondo quanto riferito, la posizione era già stata espressa in via interna, ma il segretario avrebbe «preferito nuovamente un’azione solitaria senza passare per un dibattito inclusivo».
«Non si tratta di rivendicare un monopolio su un tema – precisa – ma di salvaguardare un progetto che ho ideato e promosso, e del quale porto la responsabilità professionale. Le mie proposte devono essere sviluppate nel contesto e con le modalità per cui sono state pensate, evitando interpretazioni o utilizzi che ne alterino il senso originario».
La promotrice sottolinea anche che un partito politico «non può intestarsi progettualità educative da proporre direttamente alle scuole o ad altri enti del territorio», poiché tali iniziative «devono nascere da un dialogo autentico con le istituzioni scolastiche e le realtà educative locali, nel rispetto delle procedure e delle competenze».
Infine, l’appello: «La Comunità Educante non è un marchio politico, ma un processo dal basso che coinvolge docenti, famiglie, associazioni, operatori sociali e culturali. Qualunque tentativo di piegarlo a logiche di propaganda rischia di comprometterne la credibilità e l’efficacia. Ogni iniziativa futura deve partire da un reale coinvolgimento degli attori educativi già attivi sul territorio, affinché possa essere patrimonio comune della città e non strumento di parte».