A cura della Redazione

Continua il braccio di ferro all’interno del Partito Democratico di Torre Annunziata.

Dopo lo svolgimento del Congresso di domenica 1 dicembre, che ha visto le elezioni dei neo organismi,  segretario e  direttivo, pur con la presa di distanza di una parte del partito e degli esponenti nell’Amministrazione comunale (sindaco, assessori e cinque consiglieri comunali su sei), è di oggi un duro comunicato sottoscritto dagli esponenti democratici che chiedono il commissariamento del partito torrese “per gravi e palesi irregolarità nella fase di tesseramento dei nuovi iscritti”.

“Nessuna degli organismi sovracomunali ha sentito la necessità di ascoltare le nostre rimostranze – si legge –, supportate da prove documentali e testimoniali. L’unica cosa che chiedevamo era quella di sospendere le 57 iscrizioni fatte in modo anomalo, fuori dalla sede del partito e senza la verifica dell’autenticità dei sottoscrittori. Alla luce di quanto accaduto – conclude il comunicato -  prendiamo le distanze dagli organismi locali non riconoscendo la loro rappresentanza. Nel contempo, sospendiamo la nostra attività dal partito fino a quando non saranno chiariti gli aspetti di questa brutta e triste vicenda, con decisioni che mirino a ripristinare la legalità attraverso il commissariamento del partito”.