A cura della Redazione

Nell’arcipelago di liste a sostegno del candidato uscente alla carica di presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ce n’è una che suscita curiosità e attenzione e nella quale è presente anche un torrese, l'avvocato Francesco Alessandrella.

Si tratta di PER – Persone e Comunità, una lista che riunisce esponenti dell’associazionismo laico e cattolico, di rappresentati di quel vasto mondo del volontariato e del terzo settore quasi tutti neofiti della politica.

Abbiamo provato a chiedere proprio ad Alessandrella il senso della lista e della sua candidatura.

“Si tratta di un’esperienza che ha una lunga genesi e una approfondita riflessione alle spalle, e che rappresenta l’inizio di una avventura sognata e fortemente voluta. Incontro tanti giovani nella mia attività sia in azione cattolica che magari nelle attività di volontariato o, perché no, in quelle culturali che da anni seguo con il Caffè Letterario. Ho sempre riscontrato, netta, la sensazione che in tutti questi campi, in cui la politica è parte necessaria per poter raggiungere obiettivi concreti che vadano al di là del semplice intervento del singolo, ci si tenesse deliberatamente alla larga dalla stessa, vista come una cosa sporca, un qualcosa che può servire solo per il raggiungimento di fini personali. Ed invece è esattamente il contrario! E così ci siamo interrogati e abbiamo pensato che poteva essere bello riunire sotto la stessa “bandiera” chi la pensava in questo modo”.

Quanto è importante l’impegno politico per un cristiano?

“È fondamentale! Il compito del cristiano è quello di incidere nella realtà che lo circonda, provando a dare il suo contributo in tutte le forme possibili, compreso quello dell’impegno politico. Paolo VI ha ripetuto spesso che “la politica è la forma più alta ed esigente della carità” e continui sono gli inviti di Papa Francesco ad impegnarsi in questo campo. In fondo è la Dottrina sociale della Chiesa, dove “chiesa” non è solo la Messa della domenica o l’incontro di Azione Cattolica, ma tutta la comunità che ci circonda, con i suoi bisogni, le sue necessità.

Lei proviene dall’azione cattolica ma ci sono rappresentanti anche di altri mondi...

“Si. I tre capolista sono tre splendidi esempi di come si possa impegnare la propria vita in favore degli altri, già facendo politica, in qualche modo. C’è Guida, direttore dell’istituto penitenziario per minori di Nisida, c’è Nocchetti dell’associazione "Tutti a scuola", che si occupa di disabilità, e Peppe Irace che è direttore della scuola di formazione politica diocesana di azione cattolica. Ma scorrendo la lista, la caratteristica comune di tutti i candidati è proprio questo loro impegno nel sociale, in favore degli ultimi, dei più bisognosi, a tutela del creato. Insomma, gente che fa politica da sempre, magari senza saperlo”.

Che obiettivo si pone, da “non politico” in questa avventura?

"Questa candidatura non è una cosa fine a se stessa. Oltre che la voglia di far parte di questo gruppo e di questa esperienza in prima persona, vuole essere, per me, l’inizio di un percorso che, attraverso il sostegno delle persone che oggi si ritrovano sotto questa nuova bandiera, possa dar vita ad un qualcosa di nuovo soprattutto a livello locale, in vista delle elezioni amministrative che si terranno tra due anni a Torre Annunziata. Sogno un movimento fatto di giovani e meno giovani, impegnati nel volontariato, nel terzo settore, nell’associazionismo laico e cattolico, professionisti e semplici cittadini animati da passione politica, che provino a disegnare la città che sognano, che vogliono, e si mettano a studiare per capire come e con chi realizzarla. Che trovino nella difesa del creato, del bene comune, nella ricerca della giustizia sociale, della dignità del lavoro e dall’affrancamento dalla violenza e dalla sopraffazione gli obiettivi primari del loro impegno".