A cura della Redazione

Mauro Iovane, 40 anni, direttore generale Polaris farmaceutici, è stato eletto per la prima volta consigliere comunale nel 2017 a Torre Annunziata in una lista civica a sostegno del sindaco Vincenzo Ascione. Suo padre Mario, medico, è stato consigliere comunale e assessore al comune di Torre Annunziata.

Mauro, cosa ti ha spinto a candidarti alle Regionali?

“La passione per questa regione, per i nostri territori, a cui sono legato in maniera viscerale”.

Se tu fossi eletto, di quali tematiche ti occuperesti e quali istanze porteresti avanti in primis in Regione?

“Sicurezza, trasporti e sanità: sono queste le priorità. Bisogna cominciare dalle piccole cose, lavorare per riappropriarci di una normalità che ci è stata negata negli ultimi cinque anni. La pandemia ha stravolto le nostre vite, ma dobbiamo ricordare tutti le malefatte del Presidente De Luca, la cui popolarità era ai minimi storici al punto che era in discussione persino la sua candidatura. La sua popolarità è cresciuta solo negli ultimi mesi, ma più per le sue battute sarcastiche che per l'efficacia dei provvedimenti.

La sicurezza e legalità sono temi che mi stanno particolarmente a cuore. Sono nato e cresciuto a Torre Annunziata dove da circa tre anni ricopro il ruolo di consigliere comunale. E' una città difficile, martoriata dalla criminalità organizzata e dove manca la cultura della legalità a partire dalle future generazioni. Ed è a loro che dobbiamo pensare per costruire una società diversa, fondata sul rispetto delle regole, sul senso civico”.

Sei stato eletto consigliere comunale in una coalizione di centrosinistra. Come mai la tua scelta di aderire alla Lega Salvini-Premier?

“Ti ringrazio per avermi fatto questa domanda, perché racchiude tutto ciò che sono e voglio rappresentare per i miei elettori. Sono stato eletto in una coalizione di centrosinistra, ma mi sono bastati pochi mesi per capire che quello non era il mio posto, non poteva esserlo perché era lontano anni luce dal mio modo di intendere la politica. E così ho preso una decisione coraggiosa, anche impopolare: sono passato nelle file dell'opposizione. Qualche mese dopo ho abbracciato il progetto della Lega Salvini-Premier in un momento in cui a livello nazionale era al 4% e a Torre Annunziata aveva ottenuto appena 27 voti. E' stata una scelta di campo non dettata da interessi personalistici o dalla convenienza. A differenza di altri, ho preferito scendere dal carro dei vincitori.

Grazie all'onorevole Cantalamessa che mi ha fatto conoscere Matteo Salvini durante un suo comizio di piazza. In quella occasione ho potuto constatare la sua passione, la tenacia che mette per difendere le sue idee. La politica è cambiata: le persone e i loro valori vengono prima dei partiti. Ho subito una serie di attacchi gratuiti sulla mia persona, ma certi valori non si tradiscono. E poi in politica vince chi incassa meglio e sferra il colpo al momento giusto.

Ho avuto tanti maestri nella mia vita che mi hanno dato tanto e mi hanno diventare la persona che sono. Però il mio idolo, la persona più importante è certamente mio padre Mario. Un medico stimato da tutti che ha fatto tanto per la sua città. E' lui il mio esempio ed è a lui che dedicherò la vittoria”.