A cura della Redazione

In questo primo mese del nuovo anno, complice soprattutto l’arresto del dirigente dell’Ufficio tecnico del comune di Torre Annunziata Nunzio Ariano, c’è un vero e proprio “assalto alla diligenza”.

L’opposizione in Consiglio comunale ha chiesto la sfiducia del sindaco Ascione (Pd); la consigliere comunale del Pd Germaine Popolo sta conducendo una battaglia personale contro il primo cittadino, appoggiata da una frangia dello stesso partito, peraltro commissariato; un altro partito di maggioranza (+Europa) sembrerebbe aver preso le distanze dal sindaco perché in disaccordo con il modo in cui ha gestito la nomina della nuova Giunta, anche se al momento non c'è nessuna dichiarazione ufficiale dei vertici del partito.

Menzione a parte meritano i Progressisti e Democratici, una lista che ha appoggiato la candidatura di Ascione alle elezioni del 2017, di cui lui stesso è stato co-fondatore insieme all’ex vicesindaco Gaetano Veltro, ultimamente entrato in rotta di collisione con il sindaco. Ma la curiosità sta nel fatto che mentre il “coordinatore” della lista Veltro vorrebbe fare uno sgambetto ad Ascione, la capogruppo Maria Longobardi proprio non ci sta.

Ed ecco allora che arriva la “scomunica” di Veltro nei suoi confronti attraverso le pagine di un quotidiano locale. “Longobardi è stata cacciata dal partito – ha detto -. Espulsa perché non in linea con i principi politici e i valori del nostro regolamento. E poi senza alcun diritto ha proposto autonomamente il nome dell’assessore Carolina Collaro”.

Non tarda, però, ad arrivare la risposta della consigliera e capogruppo dei Progressisti e Democratici.

“Premetto che sono stata eletta in una lista e non in un partito – commenta Longobardi –, e che ad oggi l’organismo non ha un segretario ufficialmente eletto e neppure uno statuto. Alle elezioni del 2017 fummo eletti io e il consigliere Gerardo Salvi che successivamente, in contrasto con l’allora vicesindaco Veltro, lasciò il gruppo consiliare. Quando il sindaco Ascione revocò l’incarico di assessore a Veltro, questi si autonominò segretario dei Progressisti e Democratici. A questo punto avrei potuto anche io abbandonare la lista – prosegue l’architetto -, ma avendo avuto sempre e solo intenzione di costruire e non di demolire, non me la sono sentita di farlo, in quanto rimasta l'unica rappresentante presente in Consiglio Comunale a perorare le istanze dei cittadini che ci avevano dato fiducia”.

Successivamente il gruppo consiliare si è rinforzato con l’ingresso del consigliere Ermando Piccirillo e pertanto i Progressisti e Democratici, contando due rappresentanti in Consiglio comunale, potevano aspirare ad una carica di assessore all’interno della nuova Giunta.

“Infatti – continua la consigliera - lo scorso 14 gennaio, in una riunione tra i rappresentanti delle forze politiche, il sindaco Ascione ha invitato tutti a fare proposte per il nuovo esecutivo. I Democratici e Progressisti non hanno avanzato proposte, rimettendo la scelta nelle mani del sindaco, dandogli piena fiducia. Le parole contano e gli impegni si mantengono. Io il mio l'ho preso pubblicamente nella riunione relativa al tavolo ufficiale a cui ho partecipato. Se poi nei giorni successivi e altrove sono state prese altre decisioni, ho il dovere, per il rispetto del ruolo istituzionale che ho e per la donna libera che sono - senza padrini e né padroni - di prendere le dovute distanze. Le affermazioni fatte da Veltro appartengono alla sfera delle provocazioni, delle illazioni e della peggiore lotta politica”.