A cura della Redazione

Convocazione in seduta ordinaria del Consiglio Comunale di Torre Annunziata.

L’assise oplontina, presieduta da Giovannina Cirillo, si riunirà mercoledì 24 febbraio, alle ore 9,00, presso la sede comunale di via Provinciale Schiti, 51.

I consiglieri saranno chiamati a discutere ed approvare 10 punti all’ordine del giorno:

  • approvazione verbale seduta precedente;
  • comunicazioni del Sindaco;
  • elezione del Presidente del Consiglio Comunale;
  • richiesta convocazione del Consiglio Comunale avente ad oggetto la “proroga delle concessioni demaniali marittime esistenti: provvedimenti da adottare”;
  • revoca della delibera di Consiglio Comunale n. 46 del 7 dicembre 2020 avente ad oggetto “l’approvazione dello studio di fattibilità tecnico-economico per la realizzazione di un parcheggio interrato con sovrastante spazio a verde attrezzato in via Simonetti angolo via Zampa, art. 19 D. P. R. 327/2001 – Adozione variante puntuale al P. R. G.”;
  • approvazione schema di convenzione per l’espletamento del servizio di Tesoreria e atti di indirizzo;
  • riconoscimento legittimità debito fuori bilancio di una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Napoli;
  • tre riconoscimenti debito fuori bilancio di sentenze della Corte di Appello di Napoli e del Giudice di Pace di Torre Annunziata.

Per quanto riguarda l'elezione del nuovo presidente del Consiglio comunale, viste le dimissioni del consigliere Rocco Manzo, il regolamento prevede che è eletto presidente il consigliere che riporta nella prima o nella seconda votazione un numero pari ai 2/3 dei voti dei componenti dell'Assise,ossia 16 voti su 25. Nel caso si rendessero necessarie ulteriori votazioni, il presidente verrà eletto a maggioranza assoluta dei presenti.

Sulla revoca della delibera approvata il 7 dicembre scorso in Consiglio comunale, e attinente all'approvazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un parcheggio interrato zona via Zampa/via Simonetti, parrebbe che tale decisione nasca dalla constatazione che l'area in oggetto sarebbe ancora viziata da precedenti abusi edilizi, e quindi non ci sarebbe stato il ripristino in toto dello stato dei luoghi.