A cura della Redazione

E’ da qualche mese, dopo la vicenda della mazzetta pagata da un imprenditore al dirigente dell’Ufficio tecnico comunale Nunzio Ariano, che il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione è sotto continuo attacco da parte dell’opposizione e di qualche ex forza politica della maggioranza, sostenuto anche da certa stampa.

Prima si è parlato di una mozione di sfiducia da parte della minoranza (poi decaduta per errore procedurale), poi di 13 consiglieri comunali pronti a dimettersi davanti ad un notaio per far decretare la fine anticipata della consiliatura, infine si è ipotizzato che il sindaco non avesse più la maggioranza in seguito alla pubblicazione di un suo post in una chat di gruppo, in cui solo 9 consiglieri avevano condiviso le sue affermazioni.

Ma la speranza, si sa, è l’ultima a morire e allora si è scommesso tutto su oggi, mercoledì 24 febbraio, quando il Consiglio comunale avrebbe dovuto eleggere il nuovo presidente dell’Assise. Se la maggioranza non fosse riuscita ad eleggere un proprio rappresentante, il segnale sarebbe stato evidente: il sindaco avrebbe dovuto prendere atto di non avere più i numeri per continuare ad andare avanti.

Ma le cose sono andate diversamente. La maggioranza ha eletto un proprio rappresentante, il dottore Giuseppe Raiola, con 16 voti, segno evidente che il sindaco Ascione gode ancora della fiducia di una nutrita schiera di consiglieri.

A questo punto chi voleva per forza di cose rispedire a casa il sindaco se ne dovrà fare una ragione ed aspettare pazientemente le elezioni del 2022, quando la città sarà chiamata a scegliere democraticamente i successori degli attuali governanti.