A cura della Redazione

C'era grande attesa per la seduta di Consiglio comunale di oggi, martedì 6 luglio. I più erano convinti che non si sarebbe raggiunto il numero legale a causa della defezione di alcuni consiglieri della maggioranza. E di fronte ad un'eventualità del genere il sindaco Vincenzo Ascione non avrebbe potuto che prenderne atto e comportarsi di conseguenza.

Invece il Consiglio comunale si è svolto regolarmente. In soccorso della maggioranza i consiglieri Francesco Nella (UdC) e Salvatore Solimeno (De Luca Presidente), quest'ultimo seppur in polemica con la sua forza politica e con la maggioranza.

Presenti tutti e 6 i consiglieri comunali del Partito Democratico (compreso l'ex assessore Aldo Ruggiero, entrato in Consiglio al posto della consigliera dimissionaria Giovannina Cirillo). Poi i 2 consiglieri dei RinnovatoriMariagrazia Sannino e Marcello Vitiello; il consigliere di Generazione 2.0 Michele Avitabile, la consigliera eletta nei Progressisti e Democratici Maria Longobardi, il consigliere di Torre Insieme Brunone Avitabile, la consigliera di De Luca Presidente Maria Oriunto. In tutto 14 presenze, compreso il sindaco Vincenzo Ascione, più il subentrante in Consiglio Aldo Ruggiero, uscito però subito dopo.

Tre componenti dell'opposizione sono entrati successivamente in aula, una volta raggiunto il numero legale da parte della maggioranza.

Approvati solo sette punti all'ordine del giorno per la mancanza successiva del numero legale, mentre un ottavo, quello riguardante l'adesione del porto di Torre Annunziata all'Autorità del Sistema Portuale del mar Tirreno Centrale, è stato rinviato ad un'altra seduta.  

Per questa volta il sindaco Ascione è riuscito a garantirsi una maggioranza in aula, ma la situazione non è così fluida come potrebbe sembrare. Il Partito Democratico oggi è stato presente con tutti i consiglieri comunali, ma solo per evitare una crisi che avrebbe potuto portare alle dimissioni del sindaco. E , come è risaputo, nessuna forza politica, di maggioranza e di opposizione, vuole in questo momento le elezioni ad ottobre. Ma alla fine di questo mese, quando le dimissioni del primo cittadino o una sua eventuale sfiducia non comporterà più elezioni anticipate, allora si andrà alla carica. E se, come è probabile, la maggioranza perderà ulteriori pezzi senza nel frattempo recuperarne altri, sarebbe quasi certa l'interruzione anticipata della consiliatura. Con le elezioni che si svolgerebbero nella primavera del 2022.

(Foro di repertorio)