A cura della Redazione

"Si conferma la necessità di affermare con nettezza che per il Partito Democratico questa esperienza amministrativa a Torre Annunziata va considerata esaurita".

E' la dichiarazione chiara e netta del commissario del Partito Democratico di Torre Annunziata, Paolo Persico, nei confronti dell'attuale Amministrazione della città.

"Gli atti compiuti dal Sindaco in queste ultime settimane - continua il comunicato - non corrispondono alla complessità dei problemi scaturiti dalle vicende dei mesi scorsi. Le scelte compiute, inoltre, svelano una preoccupante sottovalutazione, in qualche caso una rimozione, di nodi politico-amministrativi rilevantissimi: la caduta di credibilità dell'azione amministrativa, la scarsa incisività delle attività del governo cittadino, la richiesta di trasparenza, il dovere di ascolto delle istanze delle forze sociali e delle associazioni, la necessità di farsi carico di una lotta senza quartiere all'illegalità e alla camorra".

Negativo quindi il giudizio del Pd nei confronti del sindaco Vincenzo Ascione di questi ultimi mesi. Una presa di distanza iniziata già dopo le dimissioni dell'ex assessore Lorenzo Diana a cui seguirono quelle dell'assessore ai Lavori Pubblici Stefania Caiazzo. Già in quella fase i vertici napoletani del partito chiesero al primo cittadino di dimettersi. Cosa alla quale Ascione non ha pensato mai lontanamente di fare.

"Si è scelto di proseguire il mandato - prosegue la nota - prima inseguendo e poi cercando di soddisfare spinte confuse e contraddittorie che incidono negativamente sul profilo politico e programmatico del centrosinistra, minando la credibilità della nostra formazione. Quanto perseguito è l'esatto contrario della scelta compiuta, a gennaio, quando fu nominata una Giunta di rinnovamento che aveva tra i principali compiti la definizione di misure efficaci di riorganizzazione della macchina comunale, di verifica della correttezza delle procedure e di meccanismi partecipati di pianificazione urbanistica, la valorizzazione delle competenze.

Era questo il mandato che ho ricevuto dal Segretario metropolitano e dal Segretario regionale all'atto della nomina a Commissario del Circolo: costruire - nel vivo delle difficoltà politiche di Torre Annunziata - grazie alla sua storia ed al patrimonio di militanti ed elettori di cui dispone, un luogo simbolo di reazione e di una nuova capacità di risposta alla crisi della rappresentanza democratica.

Questa scelta (la presa di distanza dall'Amministrazione comunale, ndr) sarà espressa in modo inequivocabile in sede di votazione del Bilancio, occasione nella quale il Pd annuncerà l’uscita dalla maggioranza. Da subito lavoreremo, a partire dai problemi concreti, per una prospettiva politica radicalmente diversa.

Sarò impegnato, già dai prossimi giorni, ad elaborare e presentare un quadro di proposte programmatiche da sottoporre al confronto con iscritti, militanti, formazioni nazionali e civiche del centrosinistra, elettori ed associazioni: l’ascolto costituirà un tratto costitutivo del nuovo Pd torrese.

Non mi sfugge il tema di un corretto approfondimento negli organismi sovracomunali - conclude il comunicato di Persico - ma sono altrettanto convinto della diffusa consapevolezza circa il bisogno di una svolta profonda nei nostri territori se davvero vogliamo vincere la sfida delle prossime elezioni superando eventuali elementi di ambiguità e timidezza che rischiano di inficiare il lavoro del Governo regionale e il nostro ruolo di responsabilità e di proposta nel Governo nazionale".

Da oggi si apre una fase nuova di confronto nel PD, tra il nostro partito e la città".

L'eventuale mancata approvazione del bilancio di previsione 2021 porterebbe allo scioglimento anticipato del Consiglio comunale. Il dubbio da sciogliere è quanti dei 6 consiglieri comunali del Pd aderiranno all'aut aut del partito.