A cura della Redazione

Da qualche mese, soprattutto con l’avvicinarsi delle prossime elezioni amministrative, il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione è sempre più sotto attacco. Da più parti si chiedono le sue dimissioni e finanche il suo partito, il Pd, l’ha pubblicamente sfiduciato. Un sindaco poco social e poco presente sui giornali, se non con dichiarazioni istituzionali. Lo abbiamo intervistato affrontando gli argomenti più spinosi e critici.

Sindaco, è inutile nascondersi: su di lei piovono critiche da più parti. Partiamo dall’emergenza criminalità. In un recente incontro in Prefettura tra il senatore Sandro Ruotolo e il Prefetto Marco Valentini, con la partecipazione di una rappresentanza del neo “Comitato di liberazione dalla camorra e dal malaffare”, sono emerse tre criticità: vigili urbani, videosorveglianza e beni confiscati alla camorra. Cosa ha da dire al riguardo?

“Parto da una premessa. I tre punti da lei menzionati sono criticità che conosco fin troppo bene. Per quanto riguarda la carenza dei vigili urbani, nel 2018, in base alle risorse economiche disponibili, sono stati assunti tre agenti municipali utilizzando lo strumento della mobilità. Nel 2019 abbiamo sottoscritto una convenzione con la Regione Campania per l’assunzione, attraverso il concorso Ripam, di 12 vigili urbani. Sappiamo tutti che la pandemia da Covid ha portato ad un blocco delle procedure concorsuali, e solo da qualche giorno sono state pubblicate le graduatorie definitive. Per ottobre, quindi, dovremmo avere finalmente la disponibilità di ulteriori 12 unità. Infine nel 2020, con il fabbisogno del personale, abbiamo deciso un incremento dell’organico di ulteriori tre unità, attingendo dalle graduatorie degli idonei di altri Enti.

Per quanto attiene, invece, all’implementazione del sistema di videosorveglianza, avevamo in corso un bando di gara, ma il nuovo dirigente dell’Utc a “scavalco”, assunto per sei mesi in sostituzione dell’ing. Nunzio Ariano, coinvolto nelle note vicende giudiziarie, ha ritenuto opportuno annullare tutte le gare in itinere senza, nel contempo, indirne altre. Quindi in sostanza abbiamo perso sei mesi e ora siamo in attesa di firmare la convenzione con la Stazione unica appaltante presso il Provveditorato delle opere pubbliche di Napoli per poter indire un nuovo appalto, avendo aggiornato, nel contempo, il progetto di videosorveglianza, rendendolo più conforme alle nuove indicazioni forniteci dalle Forze dell’ordine. Faccio presente che tutte le procedure sinora adottate sono state portate sempre a conoscenza del Prefetto.  

Infine, per quanto riguarda i beni confiscati alla camorra (una trentina, ndr), per cinque di essi le procedure sono state completate. Un primo bene fu assegnato già dall’ex sindaco Giosuè Starita all’associazione della vedova Veropalumbo; un secondo (Villa Cesarano) diventerà un ostello della gioventù; altri 2 beni saranno destinati ad edilizia residenziale pubblica; il quinto infine, Villa Adele, è oggetto di un bando per uno studio di fattibilità per attività socio-pedagogica. Per gli altri beni sono in corso ancora le procedure anche perché diversi sono occupati da cose o persone”.

Questione criminalità a Torre Annunziata. Anche su questo versante piovono le critiche sull’Amministrazione comunale?

“Negli ultimi anni c’è stata una recrudescenza della criminalità. Ne abbiamo avuto segnali preoccupanti: bombe carta, attentati, ferimenti ed uccisioni. La situazione è peggiorata anche a causa di recenti scarcerazioni. Il Consiglio comunale si è riunito per ben due volte con sedute monotematiche ed ha prodotto anche un documento inviato sia al Ministro dell’Interno che al Prefetto di Napoli. A Torre Annunziata, dietro nostro input, si è più volte riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Il contrasto alla criminalità non è di competenza del Comune bensì di altri organi dello Stato. Abbiamo fatto quello che era nello nostre possibilità. Le Forze dell’ordine e la Magistratura stanno svolgendo un ruolo encomiabile e vedrete che presto ci saranno risultati concreti. L’invito che rivolgo a cittadini e imprenditori è di non abbassare mai la testa e di denunciare qualsiasi tipo di sopruso o minaccia”.

Il suo partito, i Pd, le ha tolto la fiducia e l'ha invitata a dimettersi. Lei cosa ha da dire?

"Perché dovrei dimettermi? Quali sarebbero le mie responsabilità nella vicenda giudiziaria che ha coinvolto il dirigente dell’Utc? Sono stato eletto democraticamente dal popolo e non tradisco la sua fiducia. Per me le dimissioni rappresentano un segno di codardia ed un mancato rispetto delle Istituzioni. Andrò via solo se non avrò più una maggioranza che mi sostiene. Ancora oggi non capisco il comportamento del Partito democratico. A dicembre 2020 mi ha invitato ad azzerare una Giunta nominata ex novo qualche giorno prima. Nomino un nuovo esecutivo con due assessori (Lorenzo Diana e Stefania Caiazzo, ndr) indicatimi dalla segreteria provinciale. Dopo pochi mesi la stessa segreteria chiede inopinatamente la Commissione d'accesso al Comune. Poi viene arrestato il vicesindaco del Pd Luigi Ammendola (successivamente scarcerato dal Riesame, ndr) e l’assessore Diana scappa temendo chissà che cosa, mentre l’architetto Caiazzo dà le dimissioni. I vertici provinciali del Pd, anziché sostenere il loro sindaco in una situazione così drammatica, chiedono le sue dimissioni. Ho incontrato grosse difficoltà a sostituire i due componenti dato il clima che si era venuto a creare. Ma non ho mollato e vado avanti. Le critiche? Siamo già in campagna elettorale, accetto quelle costruttive, le altre, quelle strumentali, le rimando al mittente”.

Il parlamentare dei 5Stelle Luigi Gallo, oltre a chiedere le sue dimissioni, ha chiesto al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese di nominare un commissario per la riqualificazione di Palazzo Fienga.

“L’on. Gallo forse non è al corrente che c’è un accordo sottoscritto tra l’Agenzia della Coesione Territoriale, che fa capo al Ministero per il Sud, l’Agenzia Nazionale del Demanio e l’Agenzia Nazionale dei Beni confiscati. Con questo accordo è stato conferito l’incarico della progettazione all’Agenzia del Demanio. Per la riqualificazione di Palazzo Fienga sono stati stanziati già 10 milioni di euro ed ulteriori risorse, pari a 15-17 milioni di euro, saranno stanziate a breve”.

L’accusano di non essere stato capace di completare le opere pubbliche iniziate e quelle programmate…

“Delle opere già iniziate, l’unica a non essere stata completata, perché sospesa, riguarda le arcate borboniche. Ma abbiamo raggiunto un accordo con le Ferrovie dello Stato per la ripresa dei lavori. Per la fine del mio mandato porteremo a compimento sia le arcate che la riqualificazione della darsena dei pescatori (Fondi Jessica). Se ritardi ci sono stati, la colpa non è della politica ma della burocrazia. Tuttavia, stiamo completando i lavori nell’area dell’ex mercato ittico, e per l’inizio del prossimo anno inizieremo la bonifica della spiaggia della Salera, con la rimozione di tonnellate di rifiuti giacenti sull’arenile pubblico. Ma abbiamo in itinere molte gare d’appalto: l’ampliamento dell’isola ecologica e del deposito di Igiene urbana, la riqualificazione dello stadio Giraud, la realizzazione di un piccolo palazzetto dello sport in via Isonzo, la trasformazione dell’Auditorium in una struttura polifunzionale, l’acquisto di nuove giostrine, la realizzazione di barriere sottomarine per evitare l’insabbiamento del porto, con risorse pari a 7 milioni di euro, l’efficientamento energetico. Certo non riusciremo a portare a compimento tutto quanto progettato, ma lasceremo una buona dote a chi verrà dopo di noi”.

Se si dovesse dare un voto per questi suoi quattro anni e mezzo di mandato sindacale, che voto si darebbe?

“Se tenessi conto di tutte le difficoltà che ho incontrato sul mio cammino, dalla tragedia di Rampa Nunziate alla pandemia da Covid, dall’emorragia del personale comunale per la legge “quota 100” all’arresto del dirigente dell’Utc, e per finire al debito di 3 milioni e 800 mila euro della Legge 219 del 1981 (ricostruzione post terremoto) risalente agli anni ’80, onere caduto sulle spalle di questa Amministrazione comunale, mi darei un 8. Senza questi condizionamenti, penso di meritarmi la sufficienza piena. Certo, si può fare sempre meglio, non lo nego. Ma siamo umani e tutti possono sbagliare. Parafrasando un vecchio detto: ‘L’uomo che non fa niente non sbaglia mai’”.