A cura della Redazione

“Ill.mo Presidente del Consiglio, Onorevoli Ministri, Sig Prefetto di Napoli, Onorevole Presidente della Regione Campania, Onorevoli Deputati e Senatori della Circoscrizione di Napoli, Sig.ri Consiglieri Regionali, Sig Sindaco della Città Metropolitana di Napoli, ritengo doveroso, a sei mesi dalla scadenza del mio mandato da Sindaco, rappresentarvi la realtà della Città che ho avuto l’onore di amministrare, con impegno incessante e con rigore civile, politico e amministrativo, per cinque anni”.

Inizia così la lunga lettera che il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione ha inoltrato alle massime espressioni politiche e istituzionali nazionale e regionali, leggendola nella conferenza stampa indetta oggi nell’aula consiliare di via Provinciale Schiti.

Il suo è stato un grido di dolore e una richiesta di aiuto, ammettendo la sua incapacità ad affrontare problemi molto più grandi di lui, che nessun sindaco sarebbe in grado di affrontare e risolvere da solo.  “L’Amministrazione Comunale da sola non può farcela. E’ il tempo di affermarlo con nettezza – ha detto Ascione -. Senza un intervento concreto si rischia seriamente di sprecare una irripetibile, straordinaria opportunità: allinearsi ai ritmi di crescita economica e sociale del resto del paese. Il Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza) rappresenta una occasione non replicabile per dare delle risposte concrete con interventi di rigenerazione urbana, di sviluppo portuale, di mobilità e collegamenti viari, di ambiente e bonifica, edilizia scolastica, miglioramento dei servizi. Abbiamo contezza delle problematiche e degli svantaggi del territorio, ma la Città ha grande voglia di ripartire e di impegnarsi, di ricostruire, di essere protagonista e per questo, deve essere messa nelle condizioni di poterlo fare”.

Poi Ascione ha parlato della difficile situazione ereditata sotto molteplici profili: “finanziari, economici, strutturali, produttivi, sociali e della stessa “macchina comunale”.  

“Malgrado la zavorra dei vincoli, delle vicissitudini e dei debiti che derivano dal passato – ha continuato - è riuscita a mettere in campo una serie di azioni ed interventi, raggiungendo importanti risultati”.

Ha menzionato le recenti assunzioni al Comune e alla Prima Vera, società in house che si occupa della gestione dei rifiuti. “Da oltre 40 anni non si provvedeva ad assunzioni così numerose presso il nostro Ente; che comunque sono insufficienti e permangono gravi vuoti di organico”.

Il sindaco ha poi evidenziato, nonostante le oggettive difficoltà di fare impresa a Torre Annunziata, la fiducia della piccola e grande imprenditoria nelle Istituzioni. “Un esempio significativo – ha proseguito - è la realizzazione in itinere del mega parco “Maximall Pompeii” su un’area industriale dismessa (ex Tecnotubi-Vega) di oltre 200 mila metri quadrati, con albergo, multisale cinematografiche, centro commerciale, aree a verde, parcheggi”.

Poi ha elencato una serie di opere pubbliche in itinere e la difficoltà di operare per le scarse risorse finanziarie.

Ha respinto ai partiti e forze politiche di opposizione la richiesta di dimissioni anticipate. Ma non solo. Ha escluso con determinazione qualsiasi coinvolgimento dell’Amministrazione comunale con la criminalità organizzata.  

“Ritengo anche che nella attuale, delicata e complessa fase politica e istituzionale – conclude il sindaco Ascione -, compito e dovere collettivo sia di garantire la continuità di una Amministrazione democraticamente eletta dai cittadini e di una “Giunta“ e di un sindaco che hanno sempre impegnato se stessi, con totale disinteresse personale e senza ombre di condizionamenti, a testa alta e con la schiena dritta. Occorre evitare il rischio che la burocrazia possa prevalere sulla democrazia rappresentativa”.

Una stoccata a coloro i quali preferirebbero il Commissariamento del Comune ad un governo liberamente e democraticamente eletto dai cittadini.