A cura della Redazione

“Dobbiamo raccogliere la penna caduta dalle mani di Giancarlo Siani, quando è stato ucciso, per scrivere una nuova pagina della storia di Torre Annunziata”.

Ha concluso così il suo intervento Giuseppe Conte, presidente nazionale del Movimento 5 Stelle (e già Presidente del Consiglio per due volte) prima delle domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa presso le Terme Nunziante.

Con lui Orfeo Mazzella, responsabile del gruppo territoriale M5S, che ha enunciato i tre punti fondamentali per un rilancio della città: patto educativo, soprattutto per bambini e ragazzi a rischio, patto per la legalità e per il lavoro, inscindibili tra loro.

Marco Pellegrini, senatore del Movimento e capogruppo della commissione Antimafia, ha affermato che Torre Annunziata deve diventare, ora, città simbolo di lotta alla camorra. Mentre Michele Gubitosa, vicepresidente dei Cinque Stelle, da campano ha detto di conoscere bene il senso di sofferenza, paura e impotenza dei cittadini davanti alla criminalità, ma che bisogna saper reagire, anche come istituzioni, impedendo ogni contatto con l’esterno a chi è in galera per camorra.

Il deputato Luigi Gallo ha ripreso e rilanciato le proposte per il riscatto della città, sottolineando gli eventi negativi che hanno determinato lo scioglimento dell’amministrazione comunale.

“Noi abbiamo coraggio e saremo sempre al fianco di coloro che vogliono la rinascita di Torre Annunziata - ha evidenziato il presidente Conte - ma da soli non possiamo farcela. Occorre una squadra rinforzata da madri che non vogliono lasciare i loro figli alla camorra, da giovani che non vogliono emigrare ma lottare per il lavoro nella loro terra, da un’imprenditoria sana che possa utilizzare i fondi del PNRR in piena trasparenza". E infine ha auspicato che con le risorse già disponibili "ci sia un esercito di assistenti sociali che aiutino coloro che sono in situazioni di forti difficoltà”.