A cura della Redazione

Orfeo Mazzella, 57 anni, odontoiatra di Torre Annunziata, è stato eletto senatore del Movimento 5 Stelle nel collegio uninominale Campania U06 (Torre del Greco) con 100.199 voti (pari al 35,24%), 2.342 preferenze in più rispetto al candidato del centrodestra Giuseppina Castiello. Nella città oplontina ha superato il 50 % dei voti.

Una curiosità. Mazzella si è presentato con una doppia candidatura: al collegio uninominale al Senato e a quello plurinominale, sempre al Senato, al quarto posto, con pochissime probabilità di essere eletto. Con il successo ogni oltre previsione del M5S, Mazzella è stato eletto in entrambi i collegi. Infatti i candidati dei primi due posti nel plurinominale erano presenti anche nell’uninominale, dove sono stati eletti. Pertanto sono scattati i seggi per i candidati del terzo e quarto posto. Ma siccome Mazzella era stato eletto all’uninominale, e non essendoci più posti disponibili nel collegio di Torre del Greco, è stato “ripescato” un candidato del M5S di un altro collegio.

Ma torniamo al neo senatore di Torre Annunziata. Nella città oplontina Mazzella è molto conosciuto per le sue battaglie a favore della riqualificazione del fiume Sarno e contro l’impianto di idrocarburi nel porto di Torre Annunziata.

A distanza di dieci giorni dalla sua elezione, Mazzella è venuto a trovarci in redazione, dove si è intrattenuto per un’intervista.

Innanzitutto una prima domanda d’obbligo. Immaginava un successo così roboante del M5S in Campania, e la sua elezione con oltre centomila voti di preferenza?                  

«Quando ci sono state le Parlamentarie sulla piattaforma, il M5S era dato dai sondaggi ad un massimo del 10 per cento. Nonostante ciò non mi sono scoraggiato: ho accettato prima la candidatura al quarto posto nel nostro collegio nel plurinominale al Senato e, successivamente, mi sono proposto per la candidatura nell’uninominale. Una sfida ancora più difficile, ma non per questo meno entusiasmante. Nel corso della campagna elettorale, ho incontrato cittadini e associazioni. Ho fatto volantinaggio nei mercati, ho conosciuto tantissima gente. Inoltre ho chiesto un incontro con i sindaci di tutti i quarantatré Comuni del collegio, e dieci di loro hanno accettato pur non essendo del mio Movimento. La capacità di ascolto e di dialogo sono stati elementi determinanti della mia vittoria».          

Quando ha capito di avercela fatta? 

«Quando ho visto di aver ricevuto voti in modo abbastanza ampio ed omogeneo in tutto il territorio del collegio, persino in una città ricca e di destra come Positano. Ma soprattutto quando il mio vantaggio sulla diretta concorrente, Pina Castiello del centrodestra, era di tremila voti e mancava all’appello solo il risultato del comune di Vietri sul Mare, dove i votanti erano stati poco più di tremila. A quel punto mi sono detto che era fatta».                                                     

Quali problematiche ha riscontrato e quali proposte intende seguire in Parlamento per dare una risposta alle esigenze di cittadini ed amministrazioni del collegio?

«La prima questione da affrontare sarà il rilancio delle opere pubbliche, che tardano a partire per la carenza di fondi, di personale e di progettualità degli uffici tecnici. Poi il disinquinamento del Sarno è una battaglia a cui tengo molto e sulla quale mi sono impegnato costantemente insieme al problema delle cisterne nel porto di Torre Annunziata. Inoltre porterò al Senato due grandi tematiche: il rapporto tra ambiente e salute e le malattie rare, due sfere di interesse che mi hanno sempre appassionato».

A tal proposito ci può illustrare quali interventi sono previsti per il Sarno?                          

«La questione Sarno è di competenza della Regione Campania, la cui amministrazione si è impegnata a chiudere entro il 2025 tutti gli scarichi, a completare impianti fognari e collettori. Personalmente vigilerò su questo cronoprogramma, attraverso il monitoraggio che si può osservare su ‘Energie per il Sarno’, sito ufficiale della Gori, circa l’avanzamento dei lavori, anche perché non vorrei che fosse solo una trovata in vista delle elezioni regionali che ci saranno tra tre anni».                                    

E per le cisterne, come intende intervenire?                    

«È un problema di complessa e difficile risoluzione, che richiede l’impegno di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione, solo con uno sforzo unitario si raggiungerà l’obiettivo».                                

Se non sbagliamo, riferendoci alla nostra città, lei è intervenuto anche sui lavori della Gori a via Gino Alfani…

«Sì, al riguardo ho firmato con altri cittadini una denuncia per richiedere all’autorità giudiziaria di verificare e vigilare su eventuali danni provocati ad abitazioni, sull’emissione di polveri dannose per la salute in atmosfera. Ci sono poi altri pericoli collaterali provocati da acque piovane e reflui urbani provenienti un domani anche da Torre del Greco che non ha voluto implementare i suoi depuratori a Villa Inglese».                                              

Vuole aggiungere qualcosa a questa intervista?                    

«Si, vorrei ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto in questa campagna elettorale e gli attivisti del movimento. Un ringraziamento particolare ai parlamentari Salvatore Micillo, fautore della legge sugli ecoreati insieme ad Ermete Realacci, e Luigi Gallo. Pur non essendo ricandidati, mi hanno dato il loro prezioso apporto per essere eletto senatore».