L’8 e 9 giugno si andrà al voto. A Torre Annunziata si voterà per le Comunali, dopo due anni di commissariamento per le note vicende giudiziarie, e per il rinnovo del Parlamento Europeo.   

Ma saranno le elezioni amministrative a tenere sicuramente banco in questi mesi fino all’appuntamento di inizio giugno.

Per i non addetti ai lavori, sembra che tutto sia fermo. Si parla poco delle future candidature a sindaco, delle liste che scenderanno in campo, dei candidati a ricoprire il ruolo di consigliere comunale. Sembra, ma non è così.

Qualche nome di candidato alla poltrona di primo cittadino incomincia a trapelare.

La coalizione di centro-destra (la chiameremo così, ma in realtà i partiti di questo schieramento non presenterebbero i loro simboli) si sta orientando verso la candidatura a sindaco di Carmine Alfano, chirurgo plastico e professore universitario, già in campo alle primarie del centrosinistra per le elezioni del 2017 con l’allora candidato a sindaco Vincenzo Ascione, dove perse per uno scarto di appena 50 voti.  A sostenerlo ci sarebbero Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Centro Comune e, al momento diverse altre liste civiche.

Un altro nome che circola con insistenza nell’ambiente dei partiti di centro è quello di Corrado Cuccurullo, docente universitario in materie economiche ed ex presidente della Soresa, società della Regione Campania. Cuccurullo ed Alfano, però, si dice siano amici e difficilmente entrerebbero in competizione tra loro.

Per i partiti di centrosinistra attualmente non circola nessun nome. Una buona parte del Partito Democratico preferirebbe un candidato lontano dalla politica, di alto profilo, condiviso da tutti i partiti dello schieramento, che tranquillizzerebbe anche le Istituzioni sovracomunali, soprattutto dopo due anni di commissariamento del Comune. E si astiene, al momento, dal fare un proprio nome.

Per quanto riguarda i Cinque Stelle permane all’interno del movimento l’indecisione di coalizzarsi con il Pd, come vorrebbero i vertici regionali, o correre da soli, come vorrebbe il senatore Orfeo Mazzella. Al momento non circola nessun nome come candidato alla poltrona di sindaco. Si è sussurrato, ma veramente solo sussurrato il nome dell’architetto Salvatore De Rogatis, ma sono indiscrezioni che non trovano, ovviamente, conferma nell’ambiente pantestellato.

In sostanza è ancora tutto in alto mare, nonostante ci separano meno di cinque mesi dall’elezione di giugno.

Ma al di là di queste considerazioni, dovremmo avere tutti piena coscienza che il prossimo appuntamento è di vitale importanza per la nostra città. Il suo futuro dipende da chi sarà in grado di amministrare bene, con lungimiranza e competenza la complessa macchina comunale. Non è più il tempo di dilettanti allo sbaraglio o di politicanti senza scrupoli.

Sarebbe auspicabile che i futuri candidati a consiglieri comunali ricevessero una formazione politica che mettesse loro in grado di affrontare, e semmai cercare di risolvere, i complessi problemi che quotidianamente si troveranno ad affrontare. Purtroppo il più delle volte il tutto è lasciato all’improvvisazione o alla capacità dei singoli di apprendere in breve tempo le dinamiche complesse della macchina politico-amministrativa.

Un handicap che non è solo nostro, ma che accomuna un po’ tutti i Comuni. Per questo è importante selezionare bene i candidati, scegliendo chi ha una maggiore predisposizione e attitudine a ricoprire tale ruolo.

Detto a parole è semplice, ma sarà così?