A cura della Redazione

Gli uomini del Posto di Polizia Ferroviaria di Battipaglia hanno dato esito ad un’ordinanza di applicazione della  misura cautelare degli arresti domiciliari per un giovane pregiudicato campano che, il 4 ottobre scorso, si era reso responsabile di una rapina ai danni di un capotreno.

Approfittando della temporanea discesa del ferroviere per coordinare la fermata dell’Intercity nella stazione di Battipaglia, il delinquente si era introdotto furtivamente nello scompartimento riservato al personale di bordo e si era appropriato di un borsello che conteneva, tra le altre cose, il tablet di servizio. Il capotreno, dal marciapiede, aveva però colto l’insolita presenza e si era diretto verso il giovane che, nel fuggire, aveva perso lo zaino che aveva in spalla. Per recuperarlo era ritornato sui suoi passi ed aveva aggredito fisicamente il ferroviere, per poi allontanarsi definitivamente guadagnando l’uscita della stazione.  

Le indagini, condotte dagli uomini della Polfer, hanno preso spunto dalle dichiarazioni della vittima, che a causa delle lesioni patite nell’aggressione si era poi sottoposto alle cure del pronto soccorso del locale nosocomio, e di un testimone, presente in stazione, che aveva assistito alla scena.

Grazie alla descrizione fornita da entrambi, i sospetti degli investigatori si erano immediatamente concentrati su M. M., ventiduenne residente ad Agropoli, che pochi giorni prima, nella stazione di Battipaglia, era stato sorpreso e denunciato dagli stessi poliziotti perché trovato in possesso di un coltello e di una chiave esagonale in uso alle ferrovie per l’apertura degli scompartimenti, non di libera vendita, strumento noto alla Polfer proprio perché utilizzato dai cosiddetti L.O.F., ovvero Ladri Operanti in Ferrovia.

I sospetti sono divenuti certezze quando il ragazzo è stato riconosciuto nei filmati degli impianti di videosorveglianza ed in sede di individuazione fotografica, da parte del capotreno e del testimone oculare. Sulla base degli elementi raccolti. Nel corso dell’esecuzione del provvedimento cautelare, i poliziotti hanno anche rinvenuto e sequestrato il maglione indossato per commettere il reato.

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