A cura della Redazione

Duro sfogo del sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, a seguito della denuncia di alcune famiglie che, recatisi in spiaggia, si sono viste letteralmente "perquisire", agli ingressi di alcuni stabilimenti balneari, le borse frigo che avevano con sé perché non si potevano introdurre bevande e cibi che, ovviamente, avrebbero dovuto essere acquistati al bar o al ristorante delle strutture.

"A Bacoli questi scempi devono finire - ha tuonato il primo cittadino flegreo -. Sono comportamenti che offendono la nostra terra, la nostra comunità. E che danno il segnale di una convinzione, errata. Sia chiaro. Chi gestisce uno stabilimento balneare non è il padrone. Non è proprietario di nulla. È il concessionario di un bene demaniale. Sia chiaro, lo ripeto meglio. Non è il padrone di nulla. Ma gestisce un patrimonio pubblico, per un tempo. Perché la spiaggia è di tutti. Perché il mare è di tutti".

Della Ragione distingue, nel suo accorato post su Facebook, tra quegli "imprenditori che, con passione e nel rispetto delle regole, investono sui beni demaniali". "Per loro - dice - ho grande rispetto, così come per chi li valorizza. Ho rispetto per chi paga le tasse. Ho rispetto per chi garantisce contratti regolari ai lavoratori. Ho rispetto per chi assicura la tutela dei più basilari diritti dei bagnanti. Per loro, e ne conosco tanti, tutta la mia stima. Perché fare l’imprenditore, soprattutto in questi tempi, non è semplice. Perché continueremo ad accogliere a braccia parte tutti coloro che vogliono investire nella nostra città, rispettando il paradiso in cui si trovano".

C'è poi la categoria contrapposta, che lui stesso definisce quella dei "prenditori", cioè "chi pensa di aver comprato, con quattro soldi, la sabbia. Chi tratta i lavoratori come schiavi. Chi li umilia, chi li sottopaga. Poi esiste chi incassa, senza pagare i tributi locali. E chi è giunto al punto da sentirsi proprietario. Tanto da arrogarsi il diritto di vietare l’ingresso in spiaggia di una bottiglia d’acqua. Con tanto di perquisizioni all’ingresso. È paradossale. Questa categoria di prenditori di beni pubblici non è gradita a Bacoli - chiosa Della Ragione -. Dovete togliere il disturbo. Siete la rovina della nostra terra. E non ci interessano i vostri piaceri. Non ci interessano i vostri voti".

Il sindaco annuncia l'invio di "lettere di diffida, affinché la si smetta con queste pratiche intollerabili. I beni demaniali sono beni di tutti. Gestirli, deve rappresentare un grande onore. È finita l’epoca dei prenditori, nel nostro paese. È finita un’epoca nefasta. Basta. Voltiamo pagina. Un passo alla volta".