A cura della Redazione
Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano esprime "il suo rammarico" per essere costretto a sciogliere oggi le Camere. Una "scelta obbligata". Proprio quando si era giunti ad un passo dall´accordo tra le forze politiche sulle riforme da fare, è stato costretto invece a considerare definitivamente chiusa l´esperienza del governo Prodi. "E di qui oggi - spiega il capo dello Stato - il mio rammarico per dover chiamare nuovamente gli elettori alle urne, senza che quella riforma sia stata approvata". Le elezioni "così fortemente anticipate", ha aggiunto, costituiscono "un´anomalia rispetto al normale succedersi delle legislature parlamentari, non senza conseguenze sulla governabilità del paese". "Ho sempre e solo avuto di mira l´interesse comune ad una maggiore linearità, stabilità ed efficienza del sistema politico istituzionale. Il dialogo su questi temi, ora interrottisi, resta un´esigenza ineludibile per il futuro del paese. Mi auguro perciò - continua Napolitano - che la prossima campagna elettorale si svolga in un clima rispondente a quell´esigenza, da molti ribadita anche in questi giorni". "E´ il momento - conclude il presidente della Repubblica - per tutte le forze politiche di dar prova del senso di responsabilità richiesto dalle complesse prove cui l´Italia è chiamata a far fronte". Il Consiglio dei ministri, convocato per questa mattina, alle 13, a Palazzo Chigi ha stabilito la data delle elezioni dopo lo scioglimento delle Camere. Si voterà il 13 e 14 aprile.