A cura della Redazione
A distanza di un mese e mezzo dalla tragica morte di Giuseppe Veropalumbo, la vedova Carmela Sermino (nella foto) convoca a casa sua una conferenza stampa per leggere la lettera da lei scritta al Presidente della Repubblica e a cui chiede un incontro diretto. "Sono sola - esordisce la giovane donna - e devo crescere mia figlia Ludovica mantenendo quei valori che Giuseppe mi ha insegnato, come responsabilità, lealtà e correttezza. Le istituzioni sono assenti; all´inizio mi avevano promesso sostegno, ma io questo aiuto non l´ho ancora ricevuto. Voglio fatti concreti e non parole. La mia famiglia mi sta aiutando ma fino a quando potrò andare avanti? Ora con le prossime elezioni e con l´emergenza rifiuti hanno accantonato la mia situazione. Sempre più spesso mi dico che, forse, la mia tragedia è stata anche causata da un mal Governo, che non si presta a risolvere i problemi della criminalità presenti a Torre Annunziata. E´ vero che nessuno mai ci potrà ridare l´amore che solo Peppe ci sapeva dare, ma io e Ludovica non chiediamo l´elemosina, rivendichiamo solo il diritto di poter vivere questa vita che sempre più spesso ci sembra inutile e difficile”. Enza Perna